venerdì 27 dicembre 2013
27 dicembre: san Giovanni apostolo ed evangelista
mercoledì 25 dicembre 2013
sabato 21 dicembre 2013
Santa Messa solenne a Nesselwang (Germania)
Festa liturgica di San Tommaso Apostolo.
(foto dal Blog del Seminario Internazionale "San Pietro" a Wigratzbad (Germania)
https://www.instagram.com/p/CYBR6CsLkDS/
VANGELO
In illo témpore: Thomas, unus ex duódecim, qui dícitur Dídymus, non erat cum eis, quando venit Iesus. Dixérunt ergo ei alii discípuli: Vídimus Dóminum. Ille autem dixit eis: Nisi videre in mánibus eius fixúram clavórum, et mittam dígitum meum in locum clavórum, et mittam manum meam in latus eius, non credam. Et post dies octo, íterum erant discípuli eius intus, et Thomas cum eis. Venit Iesus iánuis clausis, et stetit in médio, et dixit: Pax vobis. Deinde dicit Thomæ: Inter dígitum tuum huc, et vide manus meas, et affer manum tuam, et mitte in latus meum: et noli esse incrédulus, sed fidélis. Respóndit Thomas et dixit ei: Dóminus meus et Deus meus. Dixit ei Iesus: Quia vidisti me, Thoma, credidísti: beáti, qui non vidérunt, et crediderunt.
(Vangelo secondo Giovanni 20, 24 - 29)
Traduzione:
In quel tempo, uno dei dodici, Tommaso, detto Didimo, non era con i discepoli quando venne Gesù. Allora gli altri discepoli gli dissero: «Abbiamo visto il Signore». Ma egli rispose: «Se non vedo nelle sue mani la ferita dei chiodi, se non metto il mio dito nel posto dei chiodi e la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e con loro anche Tommaso. Entrò Gesù, a porte chiuse, e stette in mezzo a loro e disse: «La pace sia con voi». Poi, rivolto a Tommaso: «Metti qua il tuo dito, guarda le mie mani: avvicinati con la mano e mettila nel mio costato, e non essere incredulo, ma credente». Gli rispose Tommaso: «Signore mio e Dio mio!». E Gesù: «Tu hai creduto, Tommaso, perché mi hai veduto; beati coloro che non hanno visto, eppure hanno creduto».
sabato 14 dicembre 2013
Santa Messa "Rorate" a Wigratzbad (Germania)
giovedì 21 novembre 2013
sabato 2 novembre 2013
Commemorazione dei Fedeli defunti a Wohmbrechts (Germania)
(Vangelo secondo Giovanni 5, 25 - 29)
Traduzione:
sabato 26 ottobre 2013
Vespri solenni a Steinhausen (Germania)
Primi Vespri solenni della domenica di Cristo Re a Steinhausen (Germania).
Te, Christe, Regem géntium,
Te méntium, te córdium
Unum fatémur árbitrum.
Scelésta turba clámitat:
Regnáre Christum nólumus:
Te nos ovántes ómnium
Regem suprémum dícimus.
O Christe, Princeps Pácifer,
Mentes rebélles súbice:
Tuóque amóre dévios,
Ovíle in unum cóngrega.
Ad hoc cruénta ab árbore
Pendes apértis brácchiis,
Diráque fossum cúspide
Cor igne flagrans éxhibes.
Ad hoc in aris ábderis
Vini dapísque imágine,
Fundens salútem fíliis
Transverberáto péctore.
Te natiónum Prǽsides
Honóre tollant público,
Colant magístri, iúdices,
Leges et artes éxprimant.
Submíssa regum fúlgeant
Tibi dicáta insígnia:
Mitíque sceptro pátriam
Domósque subde cívium.
Iesu, tibi sit glória,
Qui sceptra mundi témperas,
Cum Patre, et almo Spíritu,
In sempitérna sǽcula.
Amen.
Santa Messa solenne a Bad Schussenried (Germania)
Foto dal Blog del Seminario Internazionale "San Pietro" a Wigratzbad (Germania).
https://www.instagram.com/p/BsdZpZMHCXf/
venerdì 18 ottobre 2013
Sacre Tonsure clericali a Lindau (Germania)
Santa Messa pontificale celebrata da mons Haas con il conferimento delle Tonsure clericali, nella ricorrenza liturgica di san Luca Evangelista.
Presso il Duomo di Lindau (Germania).
mercoledì 11 settembre 2013
11 settembre: SS Felice e Regola (Coira)
domenica 7 luglio 2013
Settima domenica dopo Pentecoste a Venezia
domenica 30 giugno 2013
Sesta domenica dopo Pentecoste a Venezia
VANGELO
Omelia:
Queste parole, ora, ci danno l'occasione per esaminare i motivi della fede, ossia, la sua credibilità.
Cominciamo con la definizione del Primo Concilio Vaticano: "La fede è una virtù sovrannaturale, per mezzo della quale, tramite l'ispirazione e l'aiuto della grazia di Dio, crediamo che ciò che Dio ci ha rivelato è vero, non perchè nella luce della ragione percepiamo la sua Verità intrinseca ma per l’autorità del Dio rivelante, che non può ingannare, nè essere ingannato".
Vediamo qui che il fondamento della fede non è la ragione ma l'Autorità di Dio, in questo ci distinguiamo dai così detti "razionalisti", che pretendono che la sola ragione sia affidabile, che la sola ragione sia la facoltà per raggiungere la Verità assoluta, che non ci sia un'altra specie di evidenza, che non ci sia una Luce superiore, e che non ci sia altra Verità superiore a quella che raggiunga la ragione; mentre noi professiamo che c'è un'altra specie di evidenza, cioè l'Autorità di Dio, che c'è una Luce superiore, cioè la Luce della Fede, e che c'è una Verità superiore, cioè la Verità della Fede.
Come danno i razionalisti una tale importanza alla ragione? forse perchè ritengono che la ragione ci possa dare una certezza assoluta delle cose e vogliono avere una certezza di questo grado su la Verità assoluta, ma quando riflettiamo un attimo, vediamo che la ragione purtroppo non può darci la certezza assoluta di molte cose, non sappiamo con certezza assoluta quasi nulla nella nostra vita, non sappiamo con certezza assoluta che i nostri genitori siano davvero i nostri genitori, che i nostri amici non siano in verità i nostri nemici, se la ragione non può darci la certezza assoluta di tante cose nella nostra vita, come dovrebbe darci una tale conoscenza della Verità assoluta?
Possiamo concludere che la ragione non è un fondamento molto sicuro quando si tratta della Verità assoluta, abbiamo bisogno di un'altra forma di certezza che i razionalisti non apprezzano, forse perchè non è scientifica neppure intrinseca alla mente come la certezza della ragione.
Questa è la certezza della credibilità, la specie di certezza normale nella nostra vita, una certezza che si basa sulla parola di un altro, sull'autorità di un altro, la certezza, per esempio, che i nostri genitori sono davvero i nostri genitori, e che i nostri amici sono i nostri amici, la Fede è un esempio di questa specie di certezza, la certezza di credibilità e si basa sulla Parola di un Altro, sull'Autorità di un Altro che, in questo caso, è nessun'altro che Dio stesso, e non c'è un'autorità più grande, nè un fondamento del credere più solido, ne più sicuro.
Qualcuno potrebbe obiettare, chiedendo: come sappiamo che il contenuto della Fede provenga davvero da Dio e che la Bibbia e l'insegnamento della Chiesa non siano soltanto delle fabbricazioni dell'uomo? l'evidenza sta nei miracoli e profezie e la Chiesa stessa.
Nostro Signore Gesù Cristo + confermava le Sue parole con segni e miracoli e i Suoi Santi hanno fatto lo stesso, la conversione di quasi tutto quanto il mondo dal paganesimo a Cristo e la santificazione di tante anime, malgrado la natura caduta, malgrado tutte le persecuzioni e gli ostacoli, e per mezzo di Predicatori umili e semplici è un miracolo che attesta la Verità di questa predicazione, come anche la propagazione della Chiesa, la sua santità, la sua inesauribile fecondità per ogni bene, la sua unità e stabilità, invincibili.
Si può aggiungere che l'altra evidenza della Verità della nostra fede sta nella sua profondità, la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica, predica "Dio Amore" che si da fino alla morte di Croce per noi, la Chiesa Cattolica ci da la spiegazione più profonda della vita umana e di ciò che c'è di più profondo in essa, cioè, la sofferenza e l'amore.
Nessun altra cosiddetta "fede" o religione è paragonabile
con il Cattolicesimo in questi riguardi, e nessun altra proclama nessuna verità che non sia già contenuta nel Cattolicesimo.
Possiamo dunque concludere che la Fede è una forma di certezza, la certezza della credibilità ed in questo senso è inoltre ragionevole, anche se non dipende dalla sola ragione, ma proprio per questo motivo la Fede esige l'umiltà, il sacrificio, il sacrificio del desiderio di conoscere tutto con le proprie forze, con la certezza scientifica ed intrinseca della ragione, come i razionalisti.
Siamo dunque umili e accettiamo la Fede e tutto ciò che contiene, come siamo anche "obbligati" perchè, come dice il Signore: "beati quelli che pur non avendo visto crederanno".