Giulio Cesare Bedeschi, Celestino V, Museo Nazionale d'Abruzzo, L'Aquila.
(photo by Wikipedia)
In breve
San Celestino V, nato in un'umile
famiglia contadina dell'Italia meridionale (in Molise, negli Abruzzi
o in Campania, a seconda delle diverse biografie), entrò molto
giovane in un monastero benedettino e si recò poi a Roma a studiare
da sacerdote, quando decise di ritirarsi in ascesi e in eremitaggio
sul Monte Morrone, vicino Sulmona, e, poi, sui monti della Maiella.
Nonostante il desiderio di solitudine,
raccolse attorno a sè numerosi seguaci, che pensò di riunire in un
nuovo ordine religioso che seguisse la regola benedettina, e per cui
richiese l'approvazione al Papa Beato Gregorio X, che, in segno di gratitudine e benevolenza, fece celebrare
a lui la Messa davanti a tutti i Padri riuniti nel Concilio di Lione
II (1274).
Ritiratosi in seguito e a lungo ad una
solitudine ancora più radicale, venne inaspettatamente eletto Papa
nel Conclave del 1293, che si tenne nella Città di Perugia; dopo
aver accettato con estrema riluttanza e dopo essere stato consacrato
nella Città di L'Aquila, uno dei suoi primi atti di governo fu
l'emissione della Bolla del Perdono e l'istituzione della Perdonanza,
anticipazione del Giubileo che si celebra a L'Aquila ancora oggi ogni
anno (festa, 29 agosto).
Oberato dalle incombenze e ritenendosi
del tutto incapace e inadeguato, decise di abdicare dopo alcuni mesi
e di ritirarsi nuovamente a vita ascetica, morendo due anni dopo
(secondo la tradizione, dopo aver celebrato un'ultima volta la Santa
Messa).
Molto venerato dal popolo, fu
canonizzato da Papa Clemente V nel 1313 e le sue spoglie vennero in
seguito solennemente traslate nella Basilica di Santa Maria di
Collemaggio a L'Aquila, dove era stato consacrato Papa e dove aveva
ordinato che venisse celebrata la Perdonanza.
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