Chiesa dei SS Quaranta martiri e San Pasquale Baylon a Roma.
(photo by Anatole Upart)
Dal Martirologio:
“Presso Sebaste, in Armenia, il
natale di quaranta santi soldati di Cappadocia, i quali, al tempo
dell’imperatore Licinio, sotto il Preside Agricolao, dopo ceppi ed
orride carceri, dopo avere avuto la faccia percossa con sassi, nel
rigidissimo inverno furono obbligati a passare nudi la notte a cielo
scoperto in uno stagno gelato, dove i loro corpi gelati scoppiavano,
e finalmente collo spezzamento delle gambe compirono il martirio. Fra
essi i più illustri furono Cirione e Candido. Di tutti san Basilio
ed altri Padri cogli scritti celebrarono le splendide glorie. La loro
festa però si celebra nel giorno seguente”.
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