Santa Messa cantata presso la chiesa di San Simeon Piccolo a Venezia (fronte stazione ferroviaria).
Celebrante don Konrad Zu Loewenstein FSSP.
(photo by Alessandro Franzoni)
Omelia:
Carissimi fedeli, dirò una parola di
qualche cosa di assai grave, che è capitato in questi giorni, anche
se il tema è spiacevole, e poi qualche considerazione su questa
Domenica.
C'è l'iniziativa in questa nostra
città di Venezia, una città bella esternamente, meno bella
internamente, di insegnare ai bambini più piccoli in una cinquantina
di scuole, una teoria che si chiama "Gender".
Questo termine è già un indice sicuro
della sua falsità, perché, se fosse vera, certamente tra i grandi
pensatori del passato, qualcuno lo avrebbe professato. La teoria
mantiene che la sessualità venga determinata dalla cultura e deve
essere liberata da ogni costrizione ed inibizione. Essenzialmente
mira a promuovere l’omosessualità.
Procediamo ad esaminare La teoria alla
luce della ragione e della fede.
Ora è evidente che la sessualità può
essere influenzata dalla cultura ed anche dalle circostanze
particolari di una data vita, ma è anche evidente che si fonda sulla
persona umana differenziata in due sessi diversi: maschile e
femminile, ognuno di cui ha il suo proprio carattere psico-fisico.
La differenzazione sessuale ha senso
nella analisi finale solo in rapporto alla procreazione e la
propagazione della specie o, in altre parole, alla conservazione del
genere umano.
Questa procreazione può avvenire solo
dentro del matrimonio, poiché solo il matrimonio può fornire la
base per l'educazione di una prole equilibrata e felice. La
conservazione del genere umano è il bene naturale più grande in
assoluto: perciò la frustrazione di questo bene tramite l'uso della
sessualità fuori del matrimonio o contro gli scopi del matrimonio, è
una cosa pessima, la corruzione del migliore essendo il pessimo:
corruptio optimi pessima est.
Queste verità della Legge naturale
sono confermate dalla Santa Madre Chiesa nella sua dottrina sul
matrimonio, sulla gravità del peccato dell'impurità di qualsiasi
tipo, e sulla depravazione particolare degli atti omosessuali.
La teoria del cosiddetto "Gender"
è falsa per quattro motivi:
1. E’ irreale nel senso che non ha
alcun fondamento né nella realtà: fundamentum in re: non ha
fondamento nella natura umana: nel carattere psico-fisico, o maschile
o femminile, di una data persona; piuttosto riguarda la persona come
un tipo di barca, e la sessualità come un tipo di vela, su cui
soffia il vento della Cultura, che spinge la persona là dove vuole.
2. E’ irrazionale perché, essendo
contraria alla Legge naturale, è contraria anche alla ragione
stessa.
3. E’ superficiale perché elige
l'emozione come guida del comportamento umano e non l'intelletto e la
volontà e i principi morali oggettivi che sono i loro oggetti
adeguati.
4. E’ incoerente, e questo per due
versi: a) in quanto promuove la stessa azione che pretende di
combattere: ossia l’influenza culturale sessuale; b) in quanto è
un tipo di edonismo e come tale avoca la felicità mentre procura
l'infelicità. Pensiamo solo alle due ultime generazioni impregnate
come sono dell'ideale della felicità terrena: sono più felici dei
loro antenati? Chi lo potrebbe pretendere?
La teoria ‘Gender’ è dunque falsa:
irreale, irrazionale, superficiale, ed incoerente. Promuoverla nella
scuole, invece, è un male grave, e in quanto porta all’omosessualità
è anche particolarmente depravato. La sua gravità è tanto più
grande in virtù del suo carattere pubblico: toccando un gran numero
di persone e suscitando scandalo pubblico; e in virtù del suo
effetto che è cioè di corrompere le anime di bambini innocenti fin
dalla più tenera età.
Di coloro che agiscono in questo modo,
Nostro Signore Gesù Cristo dice: "E’ meglio per lui che gli
sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare,
piuttosto che scandali anche uno solo di questi piccoli”.
Il fatto che questa iniziativa
educativa è stata largamente accolta dalle autorità pubbliche di
tutta l'Europa è segno dell’accelerazione dell'opera del Demonio
sul mondo e della sua audacia crescente; segno ugualmente
dell’accecamento morale, e degli abissi di degradazione in cui è
caduto l’uomo apostasiato da Dio.
Le persone che stanno già macchinando
per implementare questi progetti nefasti sono moralmente obbligati di
restituire dalle propria tasche i soldi che hanno già speso per il
male pubblico, che furono a loro affidati per il bene pubblico; di
ricantare pubblicamente; e di distruggere i libri offensivi. Noi che
ancora siamo capaci di ragionare, e soprattutto noi cattolici,
dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere: con la Preghiera
innanzi tutto, con la parola, la testimonianza, e con l'azione, per
contrastare questa alta marea di iniquità prima che i nostri figli
siano tutti pervertiti e noi stessi assieme agli altri siamo colpiti
dalla giusta ira di Dio.
Due pensieri ora sulle Letture di
questa Domenica, per non finire con pensieri esclusivamente
tenebrosi.
La Domenica Settuagesima incomincia il
secondo ciclo dell'Anno Liturgico (nel rito antico) che condurrà
attraverso la Passione e Morte del Signore fino alla Sua gloriosa
Risurrezione di Pasqua. Il colore è viola, già anticipando la Sua
Passione e il Tempo di Quaresima, chiamandoci all'ascesi.
‘Ascesi’ che viene dal greco
"askeo" e significa "esercitare", esprime un modo
di vivere disciplinato che ci richiede degli sforzi.
La Chiesa riguarda la vita umana come
una ascesi e ne da due esempi nelle letture odierne (1Cor.
9,24-27/10,1-15 e il Vangelo Mt.20,1-16): il primo nella Lettera di
San Paolo è l'immagine della corsa: La vita è una corsa per un
premio. Se vogliamo il premio che è la vita eterna, e nell'analisi
finale, il possesso stabile e perfetto di Dio Stesso, dobbiamo
correre.
Il secondo esempio è quello del lavoro
nella vigna sotto il sole, descritto nel Vangelo. L'immagine esprime
la nostra vita come un lavoro, un lavoro che fa soffrire, un lavoro
precisamente nella vigna che è la Santa Madre Chiesa. Il premio di
questo lavoro, che è lo stesso premio, sarà dato alla sera della
nostra vita.
La Santa Madre Chiesa tramite queste
immagini e tutto il suo santo insegnamento, ci dice che siamo in
questo mondo per lottare, lavorare, e per soffrire con lo scopo di
meritare il Cielo - e non per un superficiale edonismo come di coloro
di cui ho sopra parlato.
Con queste considerazioni, carissimi
fedeli, ci ispirino già per questa Quaresima ad intraprendere
qualche pratica di ascesi, qualche lavoro su noi stessi per
combattere il peccato, il vizio, o qualche altra imperfezione.
Dove ci sbagliamo? Cosa abbiamo detto
nell'ultima Confessione - la cosa di cui ci siamo vergognati
particolarmente? o cosa non abbiamo confessato - se forse non ci
confessiamo da molto tempo, o non ci confessiamo mai?
Riflettiamo allora: siamo concreti!
Siamo coerenti con il Battesimo e gli altri Sacramenti fino ad oggi
ricevuti? Facciamo un proponimento per Amore di Dio, per
perfezionarci come Lui ci ha chiesto (Mt.5,48), e per ricevere il
premio alla sera della nostra vita che è il possesso stabile e
perfetto di Dio Trino ed Uno, Fonte ed Origine di Ogni Bene.