giovedì 29 agosto 2024

29 agosto: Decollazione di san Giovanni Battista


Storie del Battista, Basilica di San Marco a Venezia, mosaico, metà XIII secolo.

(photo by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore: Misit Heródes, ac ténuit Ioánnem, et vinxit eum in cárcere propter Herodíadem, uxorem Philíppi fratris sui, quia dúxerat eam. Dicebat enim Ioánnes Heródi: Non licet tibi habére uxórem fratris tui. Heródias autem insidiabátur illi, et volébat occídere eum, nec póterat. Heródes enim metuébat Ioánnem, sciens eum virum iustum et sanctum: et custodiébat eum, et audíto eo multa faciébat, et libénter eum audiébat. Et cum dies opportúnus accidísset, Heródes natális sui coenam fecit princípibus et tribúnis et primis Galilææ. Cumque introísset fília ipsíus Herodíadis, et saltásset, et placuísset Heródi simúlque recumbéntibus; rex ait puéllæ: Pete a me, quod vis, et dabo tibi. Et iurávit illi: Quia quidquid petiéris dabo tibi, licet dimídium regni mei. Quæ cum exiísset, dixit matri suæ: Quid petam? At illa dixit: Caput Ioánnis Baptístæ. Cumque introísset statim cum festinatióne ad regem, petívit dicens: Volo, ut protínus des mihi in disco caput Ioánnis Baptístæ. Et contristátus est rex: propter iusiurándum et propter simul discumbéntes nóluit eam contristáre: sed misso spiculatóre, præcépit afférri caput eius in disco. Et decollávit eum in cárcere. Et áttulit caput eius in disco: et dedit illud puéllæ, et puella dedit matri suæ. Quo audíto, discípuli eius venérunt et tulérunt corpus eius: et posuérunt illud in monuménto.

Vangelo di Marco 6, 17 - 29

Traduzione:

Erode aveva fatto arrestare e incatenare Giovanni in prigione ad istigazione di Erodiade, moglie di Filippo suo fratello, che egli aveva sposata. Perché Giovanni diceva ad Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello». Erodiade dunque tramava contro di lui volendo farlo morire; ma non ci riusciva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vegliava su di lui; e molte cose faceva dopo averlo consultato, e volentieri l'ascoltava. Ma venne il giorno opportuno in cui Erode, per il suo dì natalizio, imbandì un convitto ai grandi della corte, ai capitani e ai primi della Galilea. Ora la figlia della stessa Erodiade, si presentò a ballare, ed essendo piaciuta ad Erode e ai convitati, il re disse alla fanciulla : «Chiedimi quel che vuoi; io te lo darò, fosse anche la metà del mio regno». Costei, uscita, domandò a sua madre: «Cosa chiederò?». E quella le disse: «La testa di Giovanni Battista». E ritornata subito, frettolosamente, dal re, gli fece la domanda dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso in un bacile la testa di Giovanni Battista». Il re ne fu rattristato; ma a causa del giuramento e dei convitati, non volle opporle un rifiuto. Spedì una guardia, con l'ordine che fosse portato il capo di Giovanni Battista in un vassoio. E quegli, andato, lo decollò nella prigione, e portò in un bacile la testa di lui; e la dette alla fanciulla, e la fanciulla la dette alla madre. Il che risaputosi, i suoi discepoli andarono a prendere il suo corpo; e lo deposero in un sepolcro.


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mercoledì 28 agosto 2024

28 agosto: sant'Agostino


Andrea della Robbia, 1490, Sant'Agostino.
Ceramica invetriata e policromata.
Madrid, Thyssen-Bornemisza Museum.

(photo by Francesco Bianco)




VANGELO

In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Vos estis sal terræ. Quod si sal evanúerit, in quo saliétur? Ad níhilum valet ultra, nisi ut mittatur foras, et conculcétur ab homínibus. Vos estis lux mundi. Non potest cívitas abscóndi supra montem pósita. Neque accéndunt lucérnam, et ponunt eam sub módio, sed super candelábrum, ut lúceat ómnibus qui in domo sunt. Sic lúceat lux vestra coram homínibus, ut videant ópera vestra bona, et gloríficent Patrem vestrum, qui in coelis est. Nolíte putare, quóniam veni sólvere legem aut prophétas: non veni sólvere, sed adimplére. Amen, quippe dico vobis, donec tránseat coelum et terra, iota unum aut unus apex non præteríbit a lege, donec ómnia fiant. Qui ergo solvet unum de mandátis istis mínimis, et docúerit sic hómines, mínimus vocábitur in regno coelórum: qui autem fécerit et docúerit, hic magnus vocábitur in regno coelórum.

Vangelo di Matteo 5, 13 - 19

Traduzione:

In quel tempo Gesù ' disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra. E se il sale perde la sua virtù, come lo si riattiverà? Non è più buono che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo. Non può rimanere nascosta una città posta sopra un monte. Né si accende la lucerna per riporla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia lume a quanti sono in casa. Così risplenda la vostra luce dinanzi agli uomini, affinché vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli. Non crediate che io sia venuto ad abrogare la Legge o i Profeti, ma a completare. In verità vi dico che finché non passi il cielo e la terra non passerà un solo iota o un apice solo della Legge, che tutto non sia compiuto. Chi pertanto violerà uno dei minimi di questi comandamenti e insegnerà così agli uomini, sarà tenuto minimo nel regno dei cieli; ma colui che avrà operato ed insegnato, sarà tenuto grande nel regno dei cieli».



Basilica di sant'Agostino in Campo Maggiore a Roma:

(photo by Agnese Bazzucchi)


Dal Martirologio

Vescovo e insigne dottore della Chiesa: convertito alla fede cattolica dopo una adolescenza inquieta nei princípi e nei costumi, fu battezzato a Milano da sant’Ambrogio e, tornato in patria, condusse con alcuni amici vita ascetica, dedita a Dio e allo studio delle Scritture. Eletto poi vescovo di Ippona in Africa, nell’odierna Algeria, fu per trentaquattro anni maestro del suo gregge, che istruì con sermoni e numerosi scritti, con i quali combatté anche strenuamente contro gli errori del suo tempo o espose con sapienza la retta fede.


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domenica 25 agosto 2024

Quattordicesima domenica dopo Pentecoste a Venezia


Santa Messa letta alle ore 11:00 presso la chiesa di San Simon Piccolo a Venezia (fronte stazione ferroviaria).
Celebrante don Joseph Kramer FSSP.

(photo by Alessandro Franzoni)






VANGELO

In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Nemo potest duóbus dóminis servíre: aut enim unum ódio habébit, et álterum díliget: aut unum sustinébit, et álterum contémnet. Non potéstis Deo servíre et mammónæ. Ideo dico vobis, ne sollíciti sitis ánimæ vestræ, quid manducétis, neque córpori vestro, quid induámini. Nonne ánima plus est quam esca: et corpus plus quam vestiméntum? Respícite volatília cœli, quóniam non serunt neque metunt neque cóngregant in hórrea: et Pater vester cœléstis pascit illa. Nonne vos magis pluris estis illis? Quis autem vestrum cógitans potest adiícere ad statúram suam cúbitum unum? Et de vestiménto quid sollíciti estis? Consideráte lília agri, quómodo crescunt: non labórant neque nent. Dico autem vobis, quóniam nec Sálomon in omni glória sua coopértus est sicut unum ex istis. Si autem fænum agri, quod hódie est et cras in clíbanum míttitur, Deus sic vestit: quanto magis vos módicæ fídei? Nolíte ergo sollíciti esse, dicéntes: Quid manducábimus aut quid bibémus aut quo operiémur? Hæc enim ómnia gentes inquírunt. Scit enim Pater vester, quia his ómnibus indigétis. Quǽrite ergo primum regnum Dei et iustítiam eius: et hæc ómnia adiiciéntur vobis.

Vangelo di Matteo 6, 24 - 33

Traduzione:

In quel tempo: Gesú disse ai suoi discepoli: Nessuno può servire due padroni: infatti, o avrà in odio l’uno e amerà l’altro, o si affezionerà all’uno e non farà caso all’altro. Non potete servire Dio e mammona. Perciò vi dico: non preoccupatevi di quello che mangerete, né di che vi vestirete: l’ànima non vale piú del cibo e il corpo piú del vestito? Guardate gli uccelli del cielo, che non séminano né mietono, né accúmulano nei granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non siete piú di quelli? Chi di voi, angustiandosi, può allungare di un palmo la sua vita? E perché mai siete preoccupati per i vostri vestiti? Guardate come crescono i gigli del campo: eppure non lavorano né filano. Tuttavia vi dico che neppure Salomone, nello splendore della sua gloria, fu mai vestito come uno di essi. Ora, se Dio veste cosí l’erba del prato, che oggi esiste e domani sarà gettata nel fuoco, quanto maggiormente voi, o uomini di poca fede? Non siate dunque preoccupati dicendo: che mangeremo o che berremo o di che ci vestiremo? Sono i gentili che cercano queste cose. Mentre il Padre vostro sa che voi avete bisogno di tutto ciò. Cercate prima, quindi, il regno di Dio e la sua giustizia, e ogni altra cosa vi verrà data in piú.


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giovedì 22 agosto 2024

22 agosto: Cuore Immacolato di Maria


Statua della Madonna "Capitana da Mar" svettante sulla chiesa del Cuore Immacolato di Maria a Jesolo (Venezia),
realizzata dall'artista Annalù Boeretto.

(foto dal web)




Memoria mariana di origine devozionale, istituita da Pio XII, l'odierna celebrazione ci invita a meditare sul mistero di Cristo e della Vergine nella sua interiorità e profondità.


VANGELO

In illo témpore: Stabant iuxta crucem Iesu mater eius, et soror matris eius María Cléophæ, et María Magdaléne. Cum vidísset ergo Iesus matrem, et discípulum stantem, quem diligébat, dicit matri suæ: Múlier, ecce fílius tuus. Deinde dicit discípulo: Ecce mater tua. Et ex illa hora accépit eam discípulus in sua.

Vangelo di Giovanni 19, 25 - 27

Traduzione:

In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa, e Maria Maddalena. Gesù, dunque, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre». E da quell'ora il discepolo la prese con sé.


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martedì 20 agosto 2024

20 agosto: san Bernardo di Chiaravalle


Filippino Lippi, 1482, La Madonna appare a San Bernardo.
Firenze, Chiesa della Badia Fiorentina di Santa Maria.

(photo by Francesco Bianco)




VANGELO

In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Vos estis sal terræ. Quod si sal evanúerit, in quo saliétur? Ad níhilum valet ultra, nisi ut mittátur foras, et conculcétur ab homínibus. Vos estis lux mundi. Non potest cívitas abscóndi supra montem pósita. Neque accéndunt lucérnam, et ponunt eam sub módio, sed super candelábrum, ut lúceat ómnibus, qui in domo sunt. Si lúceat lux vestra coram homínibus, ut videant ópera vestra bona, et gloríficent Patrem vestrum, qui in coelis est. Nolíte putare, quóniam veni sólvere legem aut prophétas: non veni sólvere, sed adimplére. Amen, quippe dico vobis, donec tránseat coelum et terra, iota unum aut unus apex non præteríbit a lege, donec ómnia fiant. Qui ergo solvent unum de mandátis istis mínimis, et docúerit sic hómines, mínimus vocábitur in regno coelórum: qui autem fécerit et docúerit, hic magnus vocábitur in regno coelórum.

Vangelo di Matteo 5, 13 - 19

Traduzione:

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra. E se il sale perde la sua virtù, come lo si riattiverà? Non è più buono che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo. Non può rimanere nascosta una città posta sopra un monte. Né si accende la lucerna per riporla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia lume a quanti sono in casa. Così risplenda la vostra luce dinanzi agli uomini, affinché vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli. Non crediate che io sia venuto ad abrogare la Legge o i Profeti, ma a completare. In verità vi dico che finché non passi il cielo e la terra non passerà un solo iota o un apice solo della Legge, che tutto non sia compiuto. Chi pertanto violerà uno dei minimi di questi comandamenti e insegnerà così agli uomini, sarà tenuto minimo nel regno dei cieli; ma colui che avrà operato ed insegnato, sarà tenuto grande nel regno dei cieli».


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lunedì 19 agosto 2024

19 agosto: san Giovanni Eudes


(foto dal Web)




VANGELO

In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Sint lumbi vestri præcíncti, et lucernæ ardéntes in mánibus vestris, et vos símiles homínibus exspectántibus dóminum suum, quando revertátur a núptiis: ut, cum vénerit et pulsáverit, conféstim apériant ei. Beáti servi illi, quos, cum vénerit dóminus, invénerit vigilántes: amen, dico vobis, quod præcínget se, et fáciet illos discúmbere, et tránsiens ministrábit illis. Et si vénerit in secúnda vigília, et si in tértia vigília vénerit, et ita invénerit, beáti sunt servi illi. Hoc autem scitóte, quóniam, si sciret paterfamílias, qua hora fur veníret, vigiláret útique, et non síneret pérfodi domum suam. Et vos estóte paráti, quia, qua hora non putátis, Fílius hóminis véniet.

Vangelo di Luca 12, 35 - 40

Traduzione:

In quel tempo: Disse Gesù ai suoi discepoli: «I vostri fianchi sian cinti ed accese nelle vostre mani le lucerne, come coloro che aspettano il loro padrone quando torni da nozze, per aprirgli appena giunge e picchia. Beati quei servi che il padrone, arrivando, troverà desti. In verità vi dico, che, cintosi, li farà sedere a tavola e si metterà a servirli. E se giungerà alla seconda vigilia e se giungerà alla terza vigilia e li troverà così, beati loro! Sappiate pero che se il padrone conoscesse in qual ora viene il ladro, veglierebbe senza dubbio, e non si lascerebbe sfondare la casa. E anche voi tenetevi pronti, perché, nell'ora che non pensate, verrà il Figlio dell'uomo.


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domenica 18 agosto 2024

Tredicesima domenica dopo Pentecoste a Ferrara


Santa Messa cantata alle ore 8:30 presso la chiesa di Santa Chiara in centro a Ferrara (in corso Giovecca 179).
Celebrante don Davide Benini.
All'organetto il m. FR.

(photo by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore: Dum iret Iesus in Ierúsalem, transíbat per médiam Samaríam et Galilǽam. Et cum ingrederétur quoddam castéllum, occurrérunt ei decem viri leprósi, qui stetérunt a longe; et levavérunt vocem dicéntes: Iesu præcéptor, miserére nostri. Quos ut vidit, dixit: Ite, osténdite vos sacerdótibus. Et factum est, dum irent, mundáti sunt. Unus autem ex illis, ut vidit quia mundátus est, regréssus est, cum magna voce magníficans Deum, et cecidit in fáciem ante pedes eius, grátias agens: et hic erat Samaritánus. Respóndens autem Iesus, dixit: Nonne decem mundáti sunt? et novem ubi sunt? Non est invéntus, qui redíret et daret glóriam Deo, nisi hic alienígena. Et ait illi: Surge, vade; quia fides tua te salvum fecit.

Vangelo di Luca 17, 11 - 19

Traduzione:

In quel tempo: Recandosi Gesú a Gerusalemme, attraversava la Samaria e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli corsero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono distanti e, alzando la voce, esclamarono: Gesú, Maestro, abbi pietà di noi. E come Egli li vide, disse: Andate, mostratevi ai sacerdoti. Ora avvenne che mentre andavano furono mondati. Ma uno di quelli, come vide che era guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce e cadde con la faccia a terra ai piedi di Gesú, ringraziandolo; e questi era Samaritano. Allora Gesú disse: Non sono stati guariti dieci? e gli altri nove dove sono? Non è stato trovato chi tornasse indietro e desse gloria a Dio, se non questo straniero? E gli disse: Alzati, va, poiché la tua fede ti ha salvato.


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venerdì 16 agosto 2024

16 agosto: san Rocco


Jacopo Tintoretto, Gloria del Santo, Scuola Grande di San Rocco, Venezia.

(foto dal web)




In breve:

Nato in un'agiata e devota famiglia di Montpellier, in Francia, si sarebbe dedicato fin da giovane alle opere di carità e alla devozione mariana e francescana (secondo parte della tradizione sarebbe stato un Terziario).
Dopo aver lasciato gli studi presso lo Studium della sua città cominciò a viaggiare, come pellegrino, prima in Francia e poi in tutta Europa, e ovunque giungeva curava e assisteva i malati e gli infermi (soprattutto i malati di peste): in Italia spiccarono le sue virtù e la sua carità in tutte le città dove soggiornò, e, giunto infine a Roma, riuscì anche ad essere ricevuto in udienza dal Papa, il Beato Urbano V.
Ammalatosi durante il viaggio di ritorno, si ritirò in isolamento e in preghiera nei pressi di Piacenza, ma, una volta guarito, tornò a curare i malati e gli appestati come aveva sempre fatto; incamminatosi nuovamente per la Francia, venne scambiato per una spia e arrestato nei pressi di Voghera, dove rimase in carcere fino alla morte, dimenticato da tutti.


Preghiera a san Rocco:

Glorioso San Rocco, che per la vostra generosità nel consacrarvi al servizio degli appestati e per le vostre continue orazioni vedeste cessare la pestilenza e guarire tutti gli infetti di Acquapendente, in Cesena, in Roma, in Piacenza, in Mompellier, in tutte le città della Francia e dell'Italia da voi percorse, 
ottenete a noi tutti la grazia di essere per la vostra intercessione costantemente preservati da un flagello così spaventoso e così desolante; 
ma molto più otteneteci di essere preservati dalla peste spirituale dell'anima, che è appunto il peccato, per poter un giorno essere partecipi con voi della gloria lassù in Paradiso.
Amen.


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giovedì 15 agosto 2024

15 agosto: Assunzione della BVM


Lorenzo Costa, Maria Assunta in cielo e coronata di Angeli, 1480, Pinacoteca Nazionale di Bologna.

(photo by Francesco Bianco)




VANGELO

In illo témpore: Repléta est Spíritu Sancto Elisabeth et exclamávit voce magna, et dixit: Benedícta tu inter mulíeres, et benedíctus fructus ventris tui. Et unde hoc mihi ut véniat mater Dómini mei ad me? Ecce enim ut facta est vox salutatiónis tuæ in áuribus meis, exsultávit in gáudio infans in útero meo. Et beáta, quæ credidísti, quóniam perficiéntur ea, quæ dicta sunt tibi a Dómino. Et ait María: Magníficat ánima mea Dóminum; et exsultávit spíritus meus in Deo salutári meo; quia respéxit humilitátem ancíllæ suæ, ecce enim ex hoc beátam me dicent omnes generatiónes. Quia fecit mihi magna qui potens est, et sanctum nomen eius, et misericórdia eius a progénie in progénies timéntibus eum.

Vangelo di Luca 1, 41 - 50

Traduzione:

In quel tempo: Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo, e ad alta voce esclamò: Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno! Donde a me questo onore che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, infatti, che appena il tuo saluto è giunto alle mie orecchie, il bimbo ha trasalito nel mio seno. Beata te, che hai creduto che si compirebbero le cose che ti furono dette dal Signore! E Maria rispose: L’ànima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato all’umiltà della sua serva; ed ecco che da ora tutte le generazioni mi diranno beata. Perché grandi cose mi ha fatto colui che è potente, e santo è il suo nome, e la sua misericordia si estende di generazione in generazione su chi lo teme.


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mercoledì 14 agosto 2024

14 agosto: Vigilia dell'Assunzione della BVM


Filippo Lippi, Assunzione della Vergine, affresco presso la cattedrale di Santa Maria Assunta a Spoleto in Umbria.

(foto dal web)




VANGELO

In illo témpore: Loquénte Iesu ad turbas, extóllens vocem quædam múlier de turba, dixit illi: Beátus venter, qui te portávit, et ubera, quæ suxísti. At ille dixit: Quinímmo beáti, qui áudiunt verbum Dei, et custódiunt illum.

Vangelo di Luca 11,27 - 28

Traduzione:

In quel tempo, mentre Gesù parlava alla folla, avvenne che una donna, tra la folla, alzò la voce e disse: «Beato il seno che ti ha portato e il petto che ti ha nutrito». Ma egli disse: «Beati, piuttosto, coloro che ascoltano la parola di Dio, e la custodiscono».


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domenica 11 agosto 2024

Dodicesima domenica dopo Pentecoste



VANGELO

In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Beáti óculi, qui vident quæ vos videtis. Dico enim vobis, quod multi prophétæ et reges voluérunt vidére quæ vos videtis, et non vidérunt: et audire quæ audítis, et non audiérunt. Et ecce, quidam legisperítus surréxit, tentans illum, et dicens: Magister, quid faciéndo vitam ætérnam possidébo? At ille dixit ad eum: In lege quid scriptum est? quómodo legis? Ille respóndens, dixit: Díliges Dóminum, Deum tuum, ex toto corde tuo, et ex tota ánima tua, et ex ómnibus víribus tuis; et ex omni mente tua: et próximum tuum sicut teípsum. Dixítque illi: Recte respondísti: hoc fac, et vives. Ille autem volens iustificáre seípsum, dixit ad Iesum: Et quis est meus próximus? Suscípiens autem Iesus, dixit: Homo quidam descendébat ab Ierúsalem in Iéricho, et íncidit in latrónes, qui étiam despoliavérunt eum: et plagis impósitis abiérunt, semivívo relícto. Accidit autem, ut sacerdos quidam descénderet eádem via: et viso illo præterívit. Simíliter et levíta, cum esset secus locum et vidéret eum, pertránsiit. Samaritánus autem quidam iter fáciens, venit secus eum: et videns eum, misericórdia motus est. Et apprópians, alligávit vulnera eius, infúndens óleum et vinum: et impónens illum in iuméntum suum, duxit in stábulum, et curam eius egit. Et áltera die prótulit duos denários et dedit stabulário, et ait: Curam illíus habe: et quodcúmque supererogáveris, ego cum redíero, reddam tibi. Quis horum trium vidétur tibi próximus fuísse illi, qui íncidit in latrónes? At lle dixit: Qui fecit misericórdiam in illum. Et ait illi Iesus: Vade, et tu fac simíliter.

Vangelo secondo Luca 10, 23 - 37

Traduzione:

In quel tempo: Disse Gesú ai suoi discepoli: Beati gli occhi che vedono quello che voi vedete. Vi dico, infatti, che molti profeti e re vollero vedere le cose che vedete voi e non le videro, e udire le cose che udite voi e non le udirono. Ed ecco che un dottore della legge si alzò per tentare il Signore, e disse: Maestro, che debbo fare per ottenere la vita eterna? Gesú rispose: Che cosa è scritto nella legge? che cosa vi leggi? E quello: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua ànima, con tutte le tue forze, con tutta la tua mente: e il prossimo tuo come te stesso. E Gesú: Hai detto bene: fa questo e vivrai. Ma quegli, volendo giustificarsi, chiese a Gesú: E il prossimo mio chi è? Allora Gesú prese a dire: Un uomo, mentre discendeva da Gerusalemme a Gerico, si imbatté nei ladroni, che lo spogliarono e, feritolo, se ne andarono lasciandolo semivivo. Avvenne allora che un sacerdote discendesse per la stessa via: visto quell’uomo passò oltre. Similmente un levita, passato vicino e avendolo visto, si allontanò. Ma un samaritano, che era in viaggio, arrivò vicino a lui e, vistolo, ne ebbe compassione. Accostatosi, fasciò le ferite versandovi l’olio e il vino e, postolo sulla propria cavalcatura, lo condusse in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tratti fuori due denari, li dette all’albergatore, dicendo: Abbi cura di questi, e quanto spenderai in piú te lo rimborserò al mio ritorno. Chi di quei tre ti sembra che sia stato prossimo dell’uomo caduto nelle mani dei ladroni? Il dottore rispose: Colui che ebbe compassione. E Gesú gli disse: Vai e fai lo stesso anche tu.


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giovedì 8 agosto 2024

8 agosto: san Giovanni Maria Vianney


(photo by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Sint lumbi vestri præcíncti, et lucernæ ardéntes in mánibus vestris, et vos símiles homínibus exspectántibus dóminum suum, quando revertátur a núptiis: ut, cum vénerit et pulsáverit, conféstim apériant ei. Beáti servi illi, quos, cum vénerit dóminus, invénerit vigilántes: amen, dico vobis, quod præcínget se, et fáciet illos discúmbere, et tránsiens ministrábit illis. Et si vénerit in secúnda vigília, et si in tértia vigília vénerit, et ita invénerit, beáti sunt servi illi. Hoc autem scitóte, quóniam, si sciret paterfamílias, qua hora fur veníret, vigiláret útique, et non síneret pérfodi domum suam. Et vos estóte paráti, quia, qua hora non putátis, Fílius hóminis véniet.

Vangelo di Luca 12, 35 - 40

Traduzione:

In quel tempo: Disse Gesù ai suoi discepoli: «I vostri fianchi sian cinti ed accese nelle vostre mani le lucerne, come coloro che aspettano il loro padrone quando torni da nozze, per aprirgli appena giunge e picchia. Beati quei servi che il padrone, arrivando, troverà desti. In verità vi dico, che, cintosi, li farà sedere a tavola e si metterà a servirli. E se giungerà alla seconda vigilia e se giungerà alla terza vigilia e li troverà così, beati loro! Sappiate pero che se il padrone conoscesse in qual ora viene il ladro, veglierebbe senza dubbio, e non si lascerebbe sfondare la casa. E anche voi tenetevi pronti, perché, nell'ora che non pensate, verrà il Figlio dell'uomo.




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martedì 6 agosto 2024

6 agosto: Trasfigurazione di NSGC


Luca Giordano, Trasfigurazione di Cristo, presso i depositi museali della Galleria degli Uffizi, Firenze.

(foto dal web)




VANGELO

In illo témpore: Assúmpsit Iesus Petrum, et Iacóbum, et Ioánnem fratrem eius, et duxit illos in montem excélsum seórsum: et transfigurátus est ante eos. Et resplénduit fácies eius sicut sol: vestiménta autem eius facta sunt alba sicut nix. Et ecce, apparuérunt illis Moyses et Elías cum eo loquéntes. Respóndens autem Petrus, dixit ad Iesum: Dómine, bonum est nos hic esse: si vis, faciámus hic tria tabernácula, tibi unum, Móysi unum et Elíæ unum. Adhuc eo loquénte, ecce, nubes lúcida obumbrávit eos. Et ecce vox de nube, dicens: Hic est Fílius meus diléctus, in quo mihi bene complácui: ipsum audíte. Et audiéntes discípuli, cecidérunt in fáciem suam, et timuérunt valde. Et accéssit Iesus, et tétigit eos, dixítque eis: Surgite, et nolíte timére. Levántes autem óculos suos, néminem vidérunt nisi solum Iesum. Et descendéntibus illis de monte, præcépit eis Iesus, dicens: Némini dixéritis visiónem, donec Fílius hóminis a mórtuis resúrgat.

Vangelo di Matteo 17, 1 - 9

Traduzione:

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse in disparte, su un alto monte; e, davanti a loro, si trasfigurò. II suo volto si fece splendente come il sole, le sue vesti divennero candide come la neve. Ed ecco, apparvero Mosè ed Ella, in colloquio con lui. Pietro allora, prendendo la parola, disse a Gesù: «Signore, è bene per noi stare qui. Se vuoi, facciamo qui tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia». Mentr'egli ancora parlava, ecco una nube luminosa li avvolse, e una voce dalla nube disse: «Questo è il mio Figlio diletto, nel quale ho riposto la mia compiacenza: ascoltatelo». A questa voce, i discepoli caddero faccia a terra, e furon presi da grande spavento. Ma Gesù si accostò a loro, li toccò e disse: «Alzatevi e non abbiate timore». Ed essi, alzati gli occhi, non videro più alcuno, all'infuori di Gesù. Mentre scendevano dal monte, Gesù diede loro quest'ordine: «Non fate parola ad alcuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo sia risorto dai morti».


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domenica 4 agosto 2024

Undicesima domenica dopo Pentecoste


(photo by Alessandro Franzoni)


VANGELO

In illo témpore: Exiens Iesus de fínibus Tyri, venit per Sidónem ad mare Galilǽæ, inter médios fines Decapóleos. Et addúcunt ei surdum et mutum, et deprecabántur eum, ut impónat illi manum. Et apprehéndens eum de turba seórsum, misit dígitos suos in aurículas eius: et éxspuens, tétigit linguam eius: et suspíciens in cœlum, ingémuit, et ait illi: Ephphetha, quod est adaperíre. Et statim apértæ sunt aures eius, et solútum est vínculum linguæ eius, et loquebátur recte. Et præcépit illis, ne cui dícerent. Quanto autem eis præcipiébat, tanto magis plus prædicábant: et eo ámplius admirabántur, dicéntes: Bene ómnia fecit: et surdos fecit audíre et mutos loqui.

Vangelo di Marco 7, 31 - 37

Traduzione:

In quel tempo: Uscendo dal territorio di Tiro, Gesú venne per Sidone verso il mare di Galilea, attraversando la Decàpoli. E gli conducono innanzi un sordo, scongiurandolo affinché gli imponga le mani. Allora, allontanandolo dalla folla, Gesú mise le sue dita nelle orecchie del sordo, con la saliva gli toccò la lingua e, guardando verso il cielo, sospirò dicendo: Effeta! cioè: apriti. Subito le sue orecchie si aprirono, si sciolse il nodo della lingua e parlò rettamente. E Gesú comandò loro di non parlarne ad alcuno. Ma quanto piú egli raccomandava il silenzio, tanto piú quelli divulgavano e facevano meraviglie dicendo: Fece bene ogni cosa: fece udire i sordi e parlare i muti.


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