domenica 29 giugno 2025

SS Pietro e Paolo a Lviv (Ucraina)


Santa Messa letta alle ore 13:00 nel Rito Domenicano Antico.
Celebrata da padre I.Gnius OP nei locali dell’antico refettorio del Convento Domenicano, dato che la Kaplytsya Rozena sta subendo lavori di restauro.

(photo by Alessandro Franzoni)






VANGELO

In illo témpore: Venit Iesus in partes Cæsaréæ Philippi, et interrogábat discípulos suos, dicens: Quem dicunt hómines esse Fílium hóminis? At illi dixérunt: Alii Ioánnem Baptístam, alii autem Elíam, álii vero Ieremíam aut unum ex Prophétis. Dicit illis Iesus: Vos autem quem me esse dícitis? Respóndens Simon Petrus, dixit: Tu es Christus, Fílius Dei vivi. Respóndens autem Iesus, dixit ei: Beátus es, Simon Bar Iona: quia caro et sanguis non revelávit tibi, sed Pater meus, qui in cœlis est. Et ego dico tibi, quia tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam, et portæ ínferi non prævalébunt advérsus eam. Et tibi dabo claves regni cœlórum. Et quodcúmque ligáveris super terram, erit ligátum et in cœlis: et quodcúmque sólveris super terram, erit solútum et in cœlis.

Vangelo di Matteo 16, 13 - 19

Traduzione:

In quel tempo: Gesú, venuto nei dintorni di Cesarea di Filippo, cosí interrogò i suoi discepoli: Gli uomini chi dicono che sia il Figlio dell’uomo? Essi risposero: Alcuni dicono che è Giovanni Battista, altri Elia, altri ancora Geremia o qualche altro profeta. Disse loro Gesú: E voi, chi dite che io sia? Simone Pietro rispose: Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio vivente. E Gesú: Beato sei tu, Simone figlio di Giona, perché non la carne o il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro, e su questa pietra io edificherò la mia Chiesa, e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa. Io darò a te le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra, sarà legato anche nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra, sarà sciolto anche nei cieli.


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martedì 24 giugno 2025

24 giugno: Natività di san Giovanni Battista


Tintoretto, Natività di san Giovanni Battista, dalla chiesa di San Zaccaria, Venezia.

(photo by Francesco Bianco)




VANGELO

Elísabeth implétum est tempus pariéndi, et péperit fílium. Et audiérunt vicíni et cognáti eius, quia magnificávit Dóminus misericórdiam suam cum illa, et congratulabántur ei. Et factum est in die octávo, venérunt circumcídere púerum, et vocábant eum nómine patris sui Zacharíam. Et respóndens mater eius, dixit: Nequáquam, sed vocábitur Ioánnes. Et dixérunt ad illam: Quia nemo est in cognatióne tua, qui vocátur hoc nómine. Innuébant autem patri eius, quem vellet vocári eum. Et póstulans pugillárem, scripsit, dicens: Ioánnes est nomen eius. Et miráti sunt univérsi. Apértum est autem illico os eius et lingua eius, et loquebátur benedícens Deum. Et factus est timor super omnes vicínos eórum: et super ómnia montána Iudææ divulgabántur ómnia verba hæc: et posuérunt omnes, qui audíerant in corde suo, dicéntes: Quis, putas, puer iste erit? Etenim manus Dómini erat cum illo. Et Zacharías, pater eius, repletus est Spíritu Sancto, et prophetávit, dicens: Benedíctus Dóminus, Deus Israël, quia visitávit et fecit redemptiónem plebis suæ.

Vangelo di Luca 1, 57 - 68

Traduzione:

Si compí il tempo in cui Elisabetta doveva partorire, ed ella partorí un figlio. I vicini e i parenti, avendo udito che il Signore aveva mostrata la sua misericordia verso di lei, se ne congratulavano. Dopo otto giorni, vennero a circoncidere il bambino, e volevano chiamarlo Zaccaria, come suo padre. Ma sua madre intervenne, dicendo: No, invece avrà nome Giovanni. Le replicarono: Non c’è nessuno nel tuo parentado che abbia questo nome. E facevano dei cenni al padre, per sapere come voleva che fosse chiamato. Ed egli chiesta una tavoletta, vi scrisse: il suo nome è Giovanni. E tutti restarono stupefatti. In quel momento la sua bocca si aprí e la sua lingua si sciolse, ed egli parlava benedicendo il Signore. Il timore invase l’intero vicinato, e la fama dell’accaduto si diffuse per tutte le montagne della Giudea. Quanti udivano queste cose, vi riflettevano e andavano dicendo: Che bambino sarà mai questo? Perché la mano del Signore era con lui. E Zaccaria, suo padre, fu ripieno di Spirito Santo, e profetò dicendo: Benedetto sia il Signore Dio d’Israele, perché ha visitato e redendo il suo popolo.


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domenica 22 giugno 2025

Seconda domenica dopo Pentecoste a Lviv (Ucraina)


Santa Messa letta alle ore 13:00 nel Rito Domenicano Antico.
Celebrata da padre I.Gnius OP nei locali dell’antico refettorio del Convento Domenicano, dato che la Kaplytsya Rozena sta subendo lavori di restauro.

(photo by Alessandro Franzoni)



VANGELO

In illo témpore: Dixit Iesus pharisǽis parábolam hanc: Homo quidam fecit cœnam magnam, et vocávit multos. Et misit servum suum hora cœnæ dícere invitátis, ut venírent, quia iam paráta sunt ómnia. Et cœpérunt simul omnes excusáre. Primus dixit ei: Villam emi, et necésse hábeo exíre et vidére illam: rogo te, habe me excusátum. Et alter dixit: Iuga boum emi quinque et eo probáre illa: rogo te, habe me excusátum. Et álius dixit: Uxórem duxi, et ídeo non possum veníre. Et revérsus servus nuntiávit hæc dómino suo. Tunc irátus paterfamílias, dixit servo suo: Exi cito in pláteas et vicos civitátis: et páuperes ac débiles et cæcos et claudos íntroduc huc. Et ait servus: Dómine, factum est, ut imperásti, et adhuc locus est. Et ait dóminus servo: Exi in vias et sepes: et compélle intrare, ut impleátur domus mea. Dico autem vobis, quod nemo virórum illórum, qui vocáti sunt, gustábit cœnam meam.

Vangelo di Luca 14, 16 - 24

Traduzione:

In quel tempo: Gesù disse ai Farisei questa parabola: un uomo preparò un grande convito, e invitò molti. E mandò un servo all’ora della cena a ricordare agli invitati di venire, perché ogni cosa era preparata. Ma tutti cominciarono senz’altro a scusarsi. Il primo gli rispose: Ho comperata una villa e debbo uscire per vederla; ti prego di avermi per scusato. E un altro disse: Ho comperato cinque paia di buoi e ora vado a trovarli: abbimi per scusato, te ne prego. E un altro disse: Ho preso moglie, perciò non posso venire. E il servo, ritornato, riferì queste cose al padrone. Allora, il padre di famiglia, irritato, disse al servo suo: Va subito nelle piazze e nelle vie della città, e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi. Disse poi il servo: Signore, è stato fatto come tu hai comandato, e ancora vi è posto. Gli rispose il padrone: Va per le strade e lungo le siepi, e costringi a venire, affinché la mia casa si riempia. Poiché, vi dico, che nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena.




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giovedì 19 giugno 2025

Corpus Domini a Lviv (Ucraina)


Santa Messa letta alle ore 11:00 nel Rito Domenicano Antico.
Celebrata da padre I.Gnius OP nei locali dell’antico refettorio del Convento Domenicano, dato che la Kaplytsya Rozena sta subendo lavori di restauro.

(photo by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore: Dixit Iesus turbis Iudæórum: Caro mea vere est cibus et sanguis meus vere est potus. Qui mandúcat meam carnem et bibit meum sánguinem, in me manet et ego in illo. Sicut misit me vivens Pater, et ego vivo propter Patrem: et qui mandúcat me, et ipse vivet propter me. Hic est panis, qui de cœlo descéndit. Non sicut manducavérunt patres vestri manna, et mórtui sunt. Qui mandúcat hunc panem, vivet in ætérnum.

Vangelo di Giovanni 6, 56 -59

Traduzione:

In quel tempo: Gesú disse alle turbe dei Giudei: La mia carne è veramente cibo, e il mio sangue è veramente bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, vive in me e io in lui. Come è vivo il Padre che mi ha mandato, e io vivo del Padre, cosí chi mangia la mia carne vive di me. Questo è il pane che discende dal cielo. Non come i vostri padri che mangiarono la manna e sono morti. Chi mangia questo pane vivrà in eterno.


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domenica 15 giugno 2025

Domenica della Santissima Trinità a Lviv (Ucraina)


Santa Messa letta alle ore 13:00 nel Rito Domenicano Antico.
Celebrata da padre I.Gnius OP nei locali dell’antico refettorio del Convento Domenicano, dato che la Kaplytsya Rozena sta subendo lavori di restauro.

(photo by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Data est mihi omnis potéstas in cœlo et in terra. Eúntes ergo docéte omnes gentes, baptizántes eos in nómine Patris, et Fílii, et Spíritus Sancti: docéntes eos serváre ómnia, quæcúmque mandávi vobis. Et ecce, ego vobíscum sum ómnibus diébus usque ad consummatiónem sǽculi.

Vangelo di Matteo 28, 18 - 20

Traduzione:

In quel tempo: Gesú disse ai suoi discepoli: Mi è dato ogni potere in cielo e in terra. Andate, dunque, e istruite tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo, e insegnando loro ad osservare tutto quello che vi ho comandato. Ed ecco che io sarò con voi tutti i giorni fino alla consumazione dei secoli.




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mercoledì 11 giugno 2025

Mercoledì delle Quattro Tempora di Pentecoste


(photo by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore: Dixit Iesus turbis Iudæórum: Nemo potest veníre ad me, nisi Pater, qui misit me, tráxerit eum: et ego resuscitábo eum in novíssimo die. Est scriptum in Prophétis: Et erunt omnes docíbiles Dei. Omnis, qui audívit a Patre et dídicit, venit ad me. Non quia Patrem vidit quisquam, nisi is, qui est a Deo, hic vidit Patrem. Amen, amen, dico vobis: qui credit in me, habet vitam ætérnam. Ego sum panis vitæ. Patres vestri manducavérunt manna in desérto, et mórtui sunt. Hic est panis de cœlo descéndens: ut, si quis ex ipso manducáverit, non moriátur. Ego sum panis vivus, qui de cœlo descéndi. Si quis manducáverit ex hoc pane, vivet in ætérnum: et panis, quem ego dabo, caro mea est pro mundi vita.

Vangelo di Giovanni 6, 44 - 52

Traduzione:

In quel tempo disse Gesù alle turbe dei Giudei: «Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “Saran tutti ammaestrati da Dio”. Chiunque pertanto ha ascoltato il Padre e ricevuto il suo insegnamento viene a me. Non già che alcuno abbia veduto il Padre, eccetto colui che è presso Dio: questi ha veduto il Padre. In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I padri vostri mangiarono nel deserto la manna e morirono. Questo è il pane disceso dal cielo, e chi ne mangia non muore. Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vive in eterno e il pane, che io darò, è la mia carne per la vita del mondo».


Cosa sono le Quattro Tempora?

Quattro serie di tre giorni di digiuno e di astinenza, istituite dalla Chiesa al principio delle quattro stagioni dell'anno. Secondo S. Leone Magno questo digiuno è di origine ebraica; altri autori vi scorgono la continuazione delle ferie romane di carattere agricolo (feriae messis, vindemiae, sementiciae). Il Liber Pontificalis ne attribuisce l'istituzione al papa Callisto I (222). Da principio si avevano solamente tre tempora (ieiunium mensis IV, VII, X); nel sec. VI S. Gregorio Magno le fissò definitivamente al mercoledì, venerdì e sabato che precedono le domeniche 2ª di quaresima, 1ª dopo la pentecoste, 3ª di settembre e 3ª dell'avvento. Nel sabato delle tempora fu stabilito il tempo normale delle sacre ordinazioni.

Bibl.: L. Fischer Die kirchlichen Quatember. Ihre Entstehung, Entwicklung, ecc., Monaco 1914.

(da Enciclopedia Treccani online)

domenica 8 giugno 2025

Pentecoste a Lviv (Ucraina)


Santa Messa letta alle ore 11:00 nel Rito Domenicano Antico.
Celebrata da padre I.Gnius OP nei locali dell’antico refettorio del Convento Domenicano, dato che la Kaplytsya Rozena sta subendo lavori di restauro.

(photo by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Si quis díligit me, sermónem meum servábit, et Pater meus díliget eum, et ad eum veniémus et mansiónem apud eum faciémus: qui non díligit me, sermónes meos non servat. Et sermónem quem audístis, non est meus: sed eius, qui misit me, Patris. Hæc locútus sum vobis, apud vos manens. Paráclitus autem Spíritus Sanctus, quem mittet Pater in nómine meo, ille vos docébit ómnia et súggeret vobis ómnia, quæcúmque díxero vobis. Pacem relínquo vobis, pacem meam do vobis: non quómodo mundus dat, ego do vobis. Non turbétur cor vestrum neque formídet. Audístis, quia ego dixi vobis: Vado et vénio ad vos. Si diligerétis me, gauderétis útique, quia vado ad Patrem: quia Pater maior me est. Et nunc dixi vobis, priúsquam fiat: ut, cum factum fúerit, credátis. Iam non multa loquar vobíscum. Venit enim princeps mundi huius, et in me non habet quidquam. Sed ut cognóscat mundus, quia díligo Patrem, et sicut mandátum dedit mihi Pater, sic fácio.

Vangelo di Giovanni 14, 23 - 31

Traduzione:

In quel tempo: Gesú disse ai suoi discepoli: Chiunque mi ama osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà, e verremo da lui, e faremo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole. E la parola che udiste non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Queste cose vi ho detto mentre vivevo con voi. Il Paràclito, poi, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel nome mio, insegnerà a voi ogni cosa, e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto. Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: ve la dò non come la dà il mondo. Non si turbi il vostro cuore, né si impaurisca. Avete udito che vi ho detto: Vado e vengo a voi. Se voi mi amaste, vi rallegrereste certamente che io vado al Padre, perché il Padre è maggiore di me. Ve l’ho detto adesso, prima che succeda: affinché quando ciò sia avvenuto crediate. Non parlerò ancora molto con voi. Viene il príncipe di questo mondo e non ha alcun potere su di me; ma bisogna che il mondo sappia che amo il Padre e agisco conformemente al mandato che il Padre mi ha dato.


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domenica 1 giugno 2025

Domenica dopo l'Ascensione a Ferrara


Santa Messa cantata alle ore 18:00, seguita dal canto dei Secondi Vespri e dalla Benedizione Eucaristica.
Presso la chiesa di Santa Chiara in Corso Giovecca 179, Ferrara.
Celebrante don Davide Benini. 
All’organo il m. FR.

(photo by Alessandro Franzoni)

VANGELO

In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Cum vénerit Paráclitus, quem ego mittam vobis a Patre, Spíritum veritátis, qui a Patre procédit, ille testimónium perhibébit de me: et vos testimónium perhibébitis, quia ab inítio mecum estis. Hæc locútus sum vobis, ut non scandalizémini. Absque synagógis fácient vos: sed venit hora, ut omnis, qui intérficit vos, arbitrétur obséquium se præstáre Deo. Et hæc fácient vobis, quia non novérunt Patrem neque me. Sed hæc locútus sum vobis: ut, cum vénerit hora eórum, reminiscámini, quia ego dixi vobis.

Vangelo di Giovanni 15, 26-27 e 16, 1 - 4

Traduzione:

In quel tempo: Disse Gesù ai suoi discepoli: Quando verrà il Paraclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità, che procede dal Padre, Egli renderà testimonianza di me: e anche voi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin da principio. ho detto a voi queste cose, affinché non siate scandalizzati. Vi cacceranno dalle sinagoghe: anzi, verrà tempo che chi vi ucciderà crederà di rendere onore a Dio. E vi tratteranno così, perché non hanno conosciuto né il Padre, né me. Ma vi ho dette queste cose, affinché, venuto quel tempo, vi ricordiate che ve le ho predette.


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