Ricorrenza del Miracolo del Prezioso Sangue a Ferrara.
Basilica di Santa Maria in Vado a Ferrara.
Fraternità Sacerdotale della Familia Christi.
(photo by Alessandro Franzoni)
Il 28 marzo 1171, giorno di Pasqua, a Ferrara avvenne un miracolo importantissimo.
All’interno della chiesa di Santa Maria in Vado (diverrà Basilica poi nel XV secolo), era in corso una funzione religiosa eucaristica e mentre il priore Pietro da Verona, assistito da padre Bono, padre Leonardo e padre Aimone spezzò l’ostia consacrata, da essa zampillò un fiotto di sangue che andò a macchiare il sovrastante catino absidale.
Appena appresa la notizia, accorsero il vescono di Ferrara Amato e il suo omologo ravennate, Gherardo che presero ad interrogare i testimoni, concordando che quello, era il reale sangue di Cristo.
All’interno della chiesa di Santa Maria in Vado (diverrà Basilica poi nel XV secolo), era in corso una funzione religiosa eucaristica e mentre il priore Pietro da Verona, assistito da padre Bono, padre Leonardo e padre Aimone spezzò l’ostia consacrata, da essa zampillò un fiotto di sangue che andò a macchiare il sovrastante catino absidale.
Appena appresa la notizia, accorsero il vescono di Ferrara Amato e il suo omologo ravennate, Gherardo che presero ad interrogare i testimoni, concordando che quello, era il reale sangue di Cristo.
Il fatto fu narrato anche da Giraldo Cambrense nel 1197 all’interno del suo scritto, la Gemma Ecclesiastica.
Papa Eugenio IV ricordò l’avvenimento in una sua bolla del 30 marzo 1442 e papa Benedetto XVI citò l’avvenimento nel ‘De servorum Dei beatificatione et beatorum canonizatione’.
Entrando nella basilica rinascimentale, il Preziosissimo Sangue potrà essere osservato, nel transetto di destra, nella cosiddetta ‘Cappella del Prodigio’, eretta alla fine del XVI secolo.
Papa Eugenio IV ricordò l’avvenimento in una sua bolla del 30 marzo 1442 e papa Benedetto XVI citò l’avvenimento nel ‘De servorum Dei beatificatione et beatorum canonizatione’.
Entrando nella basilica rinascimentale, il Preziosissimo Sangue potrà essere osservato, nel transetto di destra, nella cosiddetta ‘Cappella del Prodigio’, eretta alla fine del XVI secolo.
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