mercoledì 21 febbraio 2024

Mercoledì delle Quattro Tempora di Quaresima


Pietà, scultura lignea presso la chiesa di San Giacomo a Schio (Vicenza)

(photo by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore: Respondérunt Iesu quidam de scribis et pharisaeis, dicéntes: Magíster, vólumus a te signum vidére. Qui respóndens, ait illis: Generátio mala et adúltera signum quærit: et signum non dábitur ei, nisi signum Ionæ Prophétæ. Sicut enim fuit Ionas in ventre ceti tribus diébus et tribus nóctibus: sic erit Fílius hóminis in corde terræ tribus diébus et tribus nóctibus. Viri Ninivítæ surgent in iudício cum generatióne ista, et condemnábunt eam: quia pæniténtiam egérunt in prædicatióne Ionæ. Et ecce plus quam Ionas hic. Regína Austri surget in iudício cum generatióne ista, et condemnábit eam: quia venit a fínibus terræ audire sapiéntiam Salomónis. Et ecce plus quam Sálomon hic. Cum autem immúndus spíritus exíerit ab hómine, ámbulat per loca árida, quærens réquiem, et non invénit. Tunc dicit: Revértar in domum meam, unde exívi. Et véniens invénit eam vacántem, scopis mundátam, et ornátam. Tunc vadit, et assúmit septem álios spíritus secum nequióres se, et intrántes hábitant ibi: et fiunt novíssima hóminis illíus pe-ióra prióribus. Sic erit et generatióni huic péssimæ. Adhuc eo loquénte ad turbas, ecce, Mater eius et fratres stabant foris, quæréntes loqui ei. Dixit autem ei quidam: Ecce, mater tua et fratres tui foris stant, quæréntes te. At ipse respóndens dicénti sibi, ait: Quæ est mater mea, et qui sunt fratres mei? Et exténdens manum in discípulos suos, dixit: Ecce mater mea et fratres mei. Quicúmque enim fécerit voluntátem Patris mei, qui in coelis est: ipse meus frater et soror et mater est.

Vangelo di Matteo 12, 38 - 50

Traduzione:

Gli replicarono alcuni Scribi e Farisei: «Maestro, desideriamo vederti fare un prodigio». Ma egli rispose: «Questa generazione malvagia e adultera cerca un segno, e non le sarà dato altro che quello del profeta Giona. Infatti come Giona stette tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo starà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. I Niniviti sorgeranno, nel giudizio, contro questa generazione e la condanneranno, perché essi fecero penitenza alla predicazione di Giona: ed ecco vi è qui uno che è da più di Giona. La Regina del Mezzodì sorgerà nel giudizio contro questa generazione e la condannerà, perché essa venne dagli ultimi confini della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco qui uno che è più di Salomone. Quando lo spirito immondo è stato fatto uscire da un uomo, vagola per luoghi aridi in cerca di riposo, e non lo trova. Allora dice: "Tornerò a casa mia da cui sono uscito". E quando vi arriva, la trova vuota, spazzata e adorna. Allora va a prendere seco altri sette spiriti peggiori di lui, ed entrando in essa, vi si stabiliscono, e l'ultimo stato di quell'uomo divien peggiore del primo. Così accadrà anche a questa generazione malvagia». Mentre Gesù parlava alle turbe, ecco sua madre e i suoi parenti star fuori e chiedergli di parlargli. E uno gli disse: «Ecco tua madre e i tuoi fratelli son là fuori e cercan di te». Ma egli, rispose: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?». E stesa la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco la mia madre e i miei fratelli, poiché chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, esso mi è fratello, sorella e madre».


Cosa sono le Quattro Tempora?

Quattro serie di tre giorni di digiuno e di astinenza, istituite dalla Chiesa al principio delle quattro stagioni dell'anno. Secondo S. Leone Magno questo digiuno è di origine ebraica; altri autori vi scorgono la continuazione delle ferie romane di carattere agricolo (feriae messis, vindemiae, sementiciae). Il Liber Pontificalis ne attribuisce l'istituzione al papa Callisto I (222). Da principio si avevano solamente tre tempora (ieiunium mensis IV, VII, X); nel sec. VI S. Gregorio Magno le fissò definitivamente al mercoledì, venerdì e sabato che precedono le domeniche 2ª di quaresima, 1ª dopo la pentecoste, 3ª di settembre e 3ª dell'avvento. Nel sabato delle tempora fu stabilito il tempo normale delle sacre ordinazioni.

Bibl.: L. Fischer Die kirchlichen Quatember. Ihre Entstehung, Entwicklung, ecc., Monaco 1914.

(da Enciclopedia Treccani online)


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