El Greco, Martirio di San Maurizio, Collezioni Reali, Spagna.
(photo by Wikipedia)
In breve
Durante l'impero di Diocleziano e
Massimiano, fra le legioni romane ve n'era una chiamata « Legione
Tebea ». Era composta di 6600 uomini, tutti cristiani, pieni di
tanta fede e tanta pietà che pareva una' comunità religiosa.
L'esercito romano non aveva legione migliore di questa, perchè
quelli che sono veramente cristiani, sono sempre i più diligenti nel
compiere il loro dovere.
Capo di questa legione era Maurizio.
Cresciuto fra le armi, egli univa al coraggio un amore a Gesù Cristo
davvero ammirabile, e praticava fedelmente le massime evangeliche. Un
giorno Maurizio ricevette ordine dall'imperatore di recarsi in
Italia, per unirsi al resto dell'esercito romano e andare nelle
Gallie contro i Bagaudi, contadini, pastori e nomadi della Gallia,
ancora legati alle loro tradizioni celtiche. Maurizio, come sempre in
tutte le cose che non si opponevano alla legge di Dio, prontamente
ubbidì: venne in Italia, e s'incamminò verso la Gallia con la sua
legione.
Giunti nella Valesia presso Agauno, l'imperatore
ordinò una sosta, durante la quale dispose che tutti i soldati
assistessero ai sacrifici e giurassero di far strage di tutti i
Cristiani.
S. Maurizio ed i suoi legionari si rifiutarono,
disposti a morire anzichè offendere Dio. Massimiano allora ordinò
che la legione fosse decimata; e udendo che gli altri erano rimasti
fermi nel loro proposito, ne ordinò una seconda. Ma quegli eroi
intrepidi, invidiando la morte dei loro compagni su cui era caduta la
sorte, mandarono all'imperatore questa protesta: « Signore, noi
siamo vostri soldati, ma nello stesso tempo servi di Dio e
gloriandoci di questo, ne facciamo una spontanea confessione. A voi
dobbiamo il servizio militare, a Dio l'innocenza; da voi riceviamo lo
stipendio, da Dio abbiamo ricevuto la vita. Non possiamo dunque
ubbidirvi offendendo Dio, Creatore e Padrone nostro e vostro,
ancorchè ricusiate di riconoscerlo per tale. Vi offriamo le nostre
persone contro qualsivoglia nemico, ma non contro innocenti. Voi ci
comandate di perseguitare i Cristiani; eccoci qui: noi siamo
cristiani e confessiamo Iddio Padre, autore di tutte le cose, e Gesù
Cristo, suo Figliuolo. Abbiamo le armi in mano, ma non faremo
resistenza, perchè amiamo più morire innocenti, che vivere
colpevoli ».
Questa protesta inferocì Massimiano, che
comandò ad un'altra legione di circondare la Tebea, e di uccidere
tutti quelli che persistevano a confessare il nome di Gesù. Quei
prodi, volendo, avrebbero certamente potuto difendersi con le armi, e
il cielo stesso sarebbe forse venuto in loro aiuto, ma essi
preferirono dare la vita per Gesù Cristo, ed in breve tempo furono
tutti trucidati.
Ad Agaunum, in Raetia, l'attuale Saint
Maurice-en-Valais, sorse il più antico luogo di culto dedicato a San
Maurizio: "Territorialis Abbatia S. Mauritii Agaunensis",
l' abbazia svizzera del cantone vallese.
Qui è da cercare il
punto focale del futuro culto vivissimo dedicato a San Maurizio nelle
Alpi e altrove, che fece di San Maurizio dapprima il patrono del
Sacro Romano Impero, poi, entrato il Vallese occidentale nei
possedimenti dei Savoia, il culto dei martiri fu legato strettamente
alla loro dinastia Fu istituto l'Ordine Cavalleresco di San Maurizio,
unito in seguito con quello di San Lazzaro. Le reliquie di San
Maurizio furono traslate a Torino e ora custodite nella cappella
della Sindone.
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