venerdì 9 dicembre 2022

9 dicembre: santa Leocadia martire (Toledo)


Salvador Maella, Santa Leocadia davanti al pretore, presso il Museo del Prado, Madrid.

(foto dal web)




In breve

Esistono poche notizie su di lei. Il culto nacque presso il suo sepolcro nel cimitero romano di Toledo su cui, forse, nell'epoca bizantina, sorse un'edicola, sostituita, ai tempi di re Sisebuto e dell'arcivescovo Elladio (618), da un tempio a lei dedicato. In questo ambiente si riunirono alcuni concili tenuti nella città di Toledo, durante il sec. VII e vi ricevettero sepoltura gli ultimi arci­vescovi visigoti toledani, da s. Elladio a s. Giuliano.
La passio di Leocadia oggi conosciuta fu scritta nella metà del sec. VII, epoca a cui debbono attribuirsi i testi liturgici del suo culto. Secondo questa passio, Leocadia fu imprigionata come cristiana dal prefetto Daciano, inviato dagli imperatori Diocleziano e Massimiano; mentre aspet­tava, rinchiusa, la sentenza di Daciano, mori in modo incruento.
Il vescovo Cixila (sec. VIII) nella sua Vita di s. lldefonso, racconta che il giorno della festa di s. Leocadia (9 dic), quando l'arcivescovo e il re si trovavano con molti fedeli nel tempio della santa, si alzò la lastra del sepolcro e apparve Leocadia che parlò all'arcivescovo, lodandolo per i lavori com­piuti a glorificazione della Madre di Dio. L'arci­vescovo, ripresosi dalla sorpresa, riuscì a tagliare un pezzo del velo che ricopriva la santa, che rimase come una reliquia insigne della chiesa di Toledo.
Nella seconda metà del sec. VIII, durante la persecuzione di Abd-er-rahman, le spoglie di Leocadia vennero trasferite da Toledo a Oviedo, dove fu eretto un tempio in suo onore. Alla fine del sec. XI tali reliquie furono trasferite in Belgio da un conte di Hainaut e, fin dal sec. XII, si sa che erano vene­rate nell'abbazia di Saint-Ghislain. Mentre imper­versavano le guerre di religione del sec. XVI, essendo imminente il pericolo di profanazione, per metterle al sicuro, furono riportate al luogo d'ori­gine e giunsero a Toledo, dopo un viaggio pieno di peripezie, alla fine dell'apr. del 1587, e furono deposte nella cattedrale, dove ancora oggi sono venerate, in una ricchissima urna d'argento.

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