Nella celebrazione della Santa Messa nella Forma Straordinaria del Rito Romano il ministro (diacono o chierichetto) deve alzare leggermente il lembo del paramento del celebrante con la sua mano sinistra quando egli sta elevando l'Ostia magna o il calice del Prezioso sangue. Questa rubrica è indicata nel Ritus Servandus VIII, 8; nel Caerimoniale Episcoporum 2, VIII e infine nella risosta della Congregazione dei Sacri Riti n° 3535.
Qual è l'origine di questa pratica? Tale uso inizia nel periodo in cui le casule erano larghe ed avvolgenti e costringevano il celebrante al momento di alzare le braccia sopra il capo. Ecco che alzare il lembo destro permette allora al celebrante un ampio movimento delle braccia. Quindi, l'origine di tale azione cerimoniale è puramente pratica. Molto è stato scritto sulla mistica e sul simbolismo di tale gesto, ma sostanzialmente su basi non comprovate.
I libri di cerimonie illustrano sempre che il gesto del sollevamento sia molto leggero: mai è stato inteso che il paramento venga alzato quasi a metà del dorso del celebrante o, nel caso peggiore, sollevato da entrambe le mani dal serviente, facendo sembrare la pianeta (o la casula) come una fantasmagorica navigazione ecclesiastica ad ali spiegate. Infatti delle pose assurde ed esagerate potrebbero distrarre sia il celebrante che i fedeli.
Se poi il paramento non è per nulla ampio, come una pianeta ad esempio, c'è una minore necessità del sollevamento durante le Elevazioni; che avvenga con la modestia di pochi centimetri al massimo. Inoltre tale gesto accompagna solo le attuali Elevazioni e non le genuflessioni del celebrante, come alcune volte si vede fare erroneamente.
La foto qui sotto in bianco e nero scattata durante una Messa letta nell'Abbazia di Prinknash (Inghilterra) nel 1940 riproduce perfettamente come dovrebbe essere eseguito il gesto.
(QUI l'articolo originale in lingua inglese del blog Saint Bede Studio, dal quale abbiamo avuto espressa autorizzazione a fornirne pubblicazione in traduzione italiana)
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