sabato 8 aprile 2017

Santa Messa privata a Roma


Santa Messa privata, sabato "infra Hebdomana Passionis".
Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini, Roma.

(photo by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore: Cogitavérunt príncipes sacerdótum, ut et Lázarum interfícerent: quia multi propter illum abíbant ex Iudaeis, et credébant in Iesum. In crastínum autem turba multa, quæ vénerat ad diem festum, cum audíssent, quia venit Iesus Ierosólymam, accepérunt ramos palmárum, et processérunt óbviam ei, et clamábant: Hosánna, benedíctus, qui venit in nómine Dómini, Rex Israël. Et invénit Iesus aséllum, et sedit super eum, sicut scriptum est: Noli timére, fília Sion: ecce, Rex tuus venit sedens super pullum ásinæ. Hæc non cognovérunt discípuli eius primum: sed quando glorificátus est Iesus, tunc recordáti sunt, quia hæc erant scripta de eo: et hæc fecérunt ei. Testimónium ergo perhibébat turba, quæ erat cum eo, quando Lázarum vocávit de monuménto, et suscitávit eum a mórtuis. Proptérea et óbviam venit ei turba: quia audiérunt eum fecísse hoc signum. Pharisaei ergo dixérunt ad semetípsos: Vidétis, quia nihil profícimus? Ecce, mundus totus post eum ábiit. Erant autem quidam gentíles ex his, qui ascénderant, ut adorárent in die festo. Hi ergo accessérunt ad Philíppum, qui erat a Bethsáida Galilaeæ: et rogábant eum, dicéntes: Dómine, vólumus Iesum vidére. Venit Philíppus, et dicit Andréæ: Andréas rursum et Philíppus dixérunt Iesu. Iesus autem respóndit eis, dicens: Venit hora, ut clarificétur Fílius hóminis. Amen, amen, dico vobis, nisi granum fruménti caSabbato post Dominicam de Passione 169 dens in terram mórtuum fúerit, ipsum solum manet: si autem mórtuum fúerit, multum fructum affert. Qui amat ánimam suam, perdet eam: et qui odit ánimam suam in hoc mundo, in vitam ætérnam custódit eam. Si quis mihi minístrat, me sequátur: et ubi sum ego, illic et miníster meus erit. Si quis mihi ministráverit, honorificábit eum Pater meus. Nunc anima mea turbáta est. Et quid dicam? Pater, salvífica me ex hac hora. Sed proptérea veni in horam hanc. Pater, clarífica nomen tuum. Venit ergo vox de coelo: Et clarificávi, et íterum clarificábo. Turba ergo, quæ stabat et audíerat, dicebat tonítruum esse factum. Alii dicébant: Angelus ei locútus est. Respóndit Iesus et dixit: Non propter me hæc vox venit, sed propter vos. Nunc iudícium est mundi, nunc princeps huius mundi eiiciétur foras. Et ego si exaltátus fúero a terra, ómnia traham ad meípsum. - Hoc autem dicebat, signíficans, qua morte esset moritúrus. - Respóndit ei turba: Nos audívimus ex lege, quia Christus manet in ætérnum, et quómodo tu dicis: Oportet exaltári Fílium hominis? Quis est iste Fílius hominis? Dixit ergo eis Iesus: Adhuc módicum lumen in vobis est. Ambuláte, dum lucem habétis, ut non vos ténebræ comprehéndant: et qui ámbulat in ténebris, nescit, quo vadat. Dum lucem habétis, crédite in lucem: ut fílii lucis sitis. Hæc locútus est Iesus: et ábiit, et abscóndit se ab eis.

(Vangelo secondo Giovanni 12, 10 - 36)


Traduzione:

In quel tempo i capi dei sacerdoti deliberarono di far perire anche Lazzaro; perché molti, per causa di lui abbandonavano i Giudei e credevano in Gesù. Il giorno dopo, una gran folla, accorsa alla festa, avendo sentito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palma, e andò ad incontrarlo, gridando: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore: il re d'Israele». E Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra come sta scritto: «Non temere, figlia di Sion: ecco viene il tuo re, seduto sopra un puledro d'asina». Queste cose i suoi discepoli dapprima non le compresero; ma, glorificato che fu Gesù, si ricordarono che erano state scritte di lui, e che essi stessi a lui le avevano fatte. E la folla che era con lui quando chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscitò dai morti, ne rendeva testimonianza. Anche per questo gli andò incontro la folla, perché aveva sentito che egli aveva fatto un miracolo. I Farisei allora dissero fra di loro: «Vedete che non si riesce a nulla. Ecco, tutto il mondo gli va dietro». Or fra quelli accorsi per adorare il Signore nella festa, v'erano dei gentili. Questi accostatisi a Filippo, che era di Betsaida in Galilea, lo pregarono. dicendo: «Signore, desideriamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e Andrea e Filippo lo dissero a Gesù. E Gesù rispose loro: «È venuta l'ora nella quale dev'essere glorificato il Figlio dell'uomo. In verità, in verità vi dico; se il chicco di frumento caduto in terra non muore, rimane infecondo; se invece muore produce abbondante frutto. Chi ama la sua vita, la perderà; chi odia la sua vita in questo mondo, la salverà per la vita eterna. Se uno mi vuole seguire, mi segua; ed ove sono io, ci sarà pure il mio servo. Se uno mi serve, lo onorerà il Padre mio. Ma ora l'anima mia è conturbata. E che dirò? “Padre, salvami da quest'ora?”. Ma sono venuto appunto per quest'ora. Padre, glorifica il tuo nome». E dal cielo venne questa voce: «E l'ho glorificato, e di nuovo lo glorificherò». Or la folla che era presente e udì, disse che era stato il tuono. Altri dicevano: «Un Angelo gli ha parlato». Soggiunse Gesù: «Non per me, ma per voi è venuta questa voce. Ora si giudica questo mondo, ora il principe di questo mondo sarà cacciato fuori. Ed io quando sarò innalzato da terra, allora attirerò tutti a me». E ciò diceva per significare di qual morte doveva morire. Gli rispose la gente: «oi abbiamo appreso dalla legge che il Cristo vive in eterno. Or come dici tu che il Figlio dell'uomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio dell'uomo?». Rispose Gesù ad essi: «Ancora un poco la luce è con voi. Camminate mentre avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre; e chi cammina nel buio, non sa dove vada. Finché avete luce, credete nella luce, per essere figli della luce». Queste cose disse Gesù; poi se ne andò sottraendosi ad essi.


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