sabato 31 luglio 2021

31 luglio: sant'Ignazio di Loyola


Juan Martinez Montanes, Francisco Pacheco, Sant'Ignazio di Loyola, 1610, Università di Siviglia, Cappella dell'Annunciazione.

(photo by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore: Designávit Dóminus et álios septuagínta duos: et misit illos binos ante fáciem suam in omnem civitátem et locum, quo erat ipse ventúrus. Et dicébat illis: Messis quidem multa, operárii autem pauci. Rogáte ergo Dóminum messis, ut mittat operários in messem suam. Ite: ecce, ego mitto vos sicut agnos inter lupos. Nolíte portáre sácculum neque peram neque calceaménta; et néminem per viam salutavéritis. In quamcúmque domum intravéritis, primum dícite: Pax huic dómui: et si ibi fúerit fílius pacis, requiéscet super illum pax vestra: sin autem, ad vos revertétur. In eádem autem domo manéte, edéntes et bibéntes quæ apud illos sunt: dignus est enim operárius mercéde sua. Nolíte transíre de domo in domum. Et in quamcúmque civitátem intravéritis, et suscéperint vos, manducáte quæ apponúntur vobis: et curáte infírmos, qui in illa sunt, et dícite illis: Appropinquávit in vos regnum Dei.

(Vangelo secondo Luca 10, 1 - 9)

Traduzione:

In quel tempo: Il Signore scelse anche altri settantadue discepoli e li mandò a due a due innanzi a sé in ogni città e luogo dove egli era per andare. E diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai per la sua mietitura. Andate! Ecco, io vi mando come agnelli in mezzo a lupi. Non portate né borsa, né sacca, né sandali; e per la strada non salutate nessuno. In qualunque casa entrerete, dite prima di tutto: “Pace a questa casa”. E se ci sarà un figlio di pace riposerà su di lui la pace vostra, altrimenti ritornerà a voi. E nella stessa casa restate, mangiando e bevendo di quel che vi dànno; perché l'operaio è degno della sua mercede. Non girate di casa in casa. E in qualunque città entrerete, se vi accolgono, mangiate di quel che vi sarà messo davanti e guarite gli infermi che ci sono, e dite loro: “Sta per venire a voi il Regno di Dio”».

mercoledì 28 luglio 2021

28 luglio: SS Nazario e Celso, san Vittore I e san Innocenzo I


(photo by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Cum audiéritis prœ́lia et seditiónes, nolíte terréri: opórtet primum hæc fíeri, sed nondum statim finis. Tunc dicebat illis: Surget gens contra gentem, et regnum advérsus regnum. Et terræmótus magni erunt per loca, et pestiléntiæ, et fames, terrorésque de cœlo, et signa magna erunt. Sed ante hæc ómnia iniícient vobis manus suas, et persequéntur, tradéntes, in synagógas et custódias, trahéntes ad reges et præsides propter nomen meum: contínget autem vobis in testimónium. Pónite ergo in córdibus vestris non præmeditári, quemádmodum respondeátis. Ego enim dabo vobis os et sapiéntiam, cui non potérunt resístere et contradícere omnes adversárii vestri. Tradémini autem a paréntibus, et frátribus, et cognátis, et amícis, et morte affícient ex vobis: et éritis odio ómnibus propter nomen meum: et capíllus de cápite vestro non períbit. In patiéntia vestra possidébitis ánimas vestras.

(Vangelo secondo Luca 21, 9 - 19)

Traduzione:

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando poi sentirete parlare di guerre e di sommosse, non vi spaventate: così deve prima accadere, ma non verrà subito la fine». Allora disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo, e regno contro regno; vi saranno gran terremoti, e in diversi luoghi pestilenze e carestie, fenomeni spaventevoli e gran segni dal cielo. Ma prima di tutto ciò vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni e vi trascineranno davanti a re e governatori per causa del mio nome; così vi riuscirà di rendermi testimonianza. Mettetevi dunque in cuore di non premeditare la vostra difesa; perché io vi darò parole e sapienza, a cui non potranno resistere né contraddire tutti i vostri avversari. Sarete traditi persino dai genitori e dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte parecchi di voi; e sarete in odio a tutti pel nome mio; ma neppure un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra costanza guadagnerete le anime vostre.

domenica 25 luglio 2021

Nona domenica dopo Pentecoste a Padova


Santa Messa cantata alle ore 11:00 presso la chiesa di San Canziano a Padova, nelle vicinanze di piazza delle Erbe.
Celebrante don Juan Tomas FSSP.
E' intervenuta la Schola Cantorum "Santa Cecilia" della Rettoria.

(photo and video by Alessandro Franzoni)






Introduzione musicale (T.Tallis):



Introito (Ecce Deus):



Graduale (Domine Dominus):



VANGELO

In illo témpore: Cum appropinquáret Iesus Ierúsalem, videns civitátem, flevit super illam, dicens: Quia si cognovísses et tu, et quidem in hac die tua, quæ ad pacem tibi, nunc autem abscóndita sunt ab óculis tuis. Quia vénient dies in te: et circúmdabunt te inimíci tui vallo, et circúmdabunt te: et coangustábunt te úndique: et ad terram prostérnent te, et fílios tuos, qui in te sunt, et non relínquent in te lápidem super lápidem: eo quod non cognóveris tempus visitatiónis tuæ. Et ingréssus in templum, cœpit eiícere vendéntes in illo et eméntes, dicens illis: Scriptum est: Quia domus mea domus oratiónis est. Vos autem fecístis illam speluncam latrónum. Et erat docens cotídie in templo.

Vangelo di Luca 19, 41 - 47

Traduzione:

In quel tempo: Essendo Gesú giunto vicino a Gerusalemme, scorgendo la città, pianse su di essa, dicendo: Oh! se in questo giorno avessi conosciuto anche tu quello che occorreva per la tua pace! Ma tutto ciò è ormai nascosto ai tuoi occhi. Perciò per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno con trincee, ti assedieranno e ti angustieranno da ogni parte; e getteranno a terra te e i tuoi figli che abitano in te, e non lasceranno in te pietra su pietra, poiché non hai conosciuto il tempo in cui sei stata visitata. Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare quanti lí dentro vendevano e compravano, dicendo loro: Sta scritto: La mia casa è casa di preghiera. Voi invece ne avete fatta una spelonca di ladri. E ogni giorno insegnava nel tempio.


Omelia:



Offertorio (Iustitiae Domini):



Communio (Qui manducat):



venerdì 23 luglio 2021

23 luglio: sant'Apollinare


(photo by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore: Facta est conténtio inter discípulos, quis eórum viderétur esse maior. Dixit autem eis Iesus: Reges géntium dominántur eórum; et qui potestátem habent super eos, benéfici vocántur. Vos autem non sic: sed qui maior est in vobis, fiat sicut minor: et qui præcéssor est, sicut ministrátor. Nam quis maior est, qui recúmbit, an qui mínistrat? nonne qui recúmbit? Ego autem in médio vestrum sum, sicut qui mínistrat. Vos autem estis, qui permansístis mecum in tentatiónibus meis: et ego dispóno vobis, sicut dispósuii mihi Pater meus regnum, ut edátis et bibátis super mensam meam in regno meo: et sedeátis super thronos, iudicántes duódecim tribus Israël.

(Vangelo secondo Luca 22, 24 - 30)

Traduzione:

Tra i discepoli sorse contesa, chi di loro fosse stimato più grande. Ma Gesù disse loro: «I re delle genti le tiranneggiano; e i dominatori di esse hanno titolo di benefattori. Ma non così tra voi: anzi chi di voi è il più grande, si faccia come il più piccolo; e il capo come colui che serve. Infatti chi è da più: colui che sta a tavola, o chi serve? non è da più colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come uno che serve. Voi siete quelli che avete continuato a star con me nelle mie prove: ed io dispongo del regno per voi, come il Padre ne ha disposto per me, affinché mangiate e beviate alla mia mensa nel regno mio; e sediate in seggi a giudicare le dodici tribù di Israele».

domenica 18 luglio 2021

Domenica del SSmo Redentore a Venezia

 

Santa Messa letta alle ore 11:00 presso la chiesa di San Simon Piccolo a Venezia (fronte stazione ferroviaria).
Celebrante don Joseph Kramer FSSP.

(photo by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore : Dixit Jesus Nicodémo : sic Deus diléxit mundum, ut Fílium suum unigénitum daret : ut omnis qui credit in eum, non péreat, sed hábeat vitam ætérnam. Non enim misit Deus Fílium suum in mundum, ut júdicet mundum, sed ut salvétur mundus per ipsum. Qui credit in eum, non judicátur; qui autem non credit jam judicátus est quia non credidit in nomine unigeniti Filii Dei
  
Vangelo di Giovanni 3, 14-18

Traduzione:

In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: "Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.




Venezia e il Redentore

Nel 1575 Venezia fu colpita dall'ennesima epidemia di peste che si rivelò presto una delle più virulente di tutti i tempi. Nonostante i provvedimenti severi adottati per limitarne la diffusione, nella primavera del 1576 la violenza del morbo fu tale che si contavano anche 400 morti al giorno; alla fine dell'epidemia le vittime saranno circa 50.000.

Dato che gli sforzi fatti per debellare la malattia erano risultati vani, il Doge, le autorità e i veneziani tutti decisero di appellarsi alla Pietà Divina con un voto attraverso il quale si impegnavano ad edificare una chiesa dedicata al Redentore. Ogni anno, per ricordare l'intervento divino, i veneziani avrebbero fatto una solenne visita al tempio nell'anniversario della liberazione dal contagio.

L'isola della Giudecca offriva il luogo adatto per ospitare un tempio grandioso, ad alta visibilità e sufficentemente distante dal centro di Venezia, in quanto era prassi comune, in questi casi, edificare le chiese votive fuori dalle mura della città. La chiesa, per le sue dimensioni eccezionali, avrebbe quindi dominato tutta l'isola, evidenziando il significato religioso del trionfo del Redentore sulla peste, cioè quello di Gesù Cristo sulla morte e sul peccato; a questo messaggio si sommava quello politico-militare della vittoria di Venezia sui Turchi ottenuta nella trionfante battaglia di Lepanto del 1571.
Il tempio sarebbe stato affidato alla custodia dei padri cappuccini, amati dai veneziani, presenti alla Giudecca sin dal 1539 dove avevano il loro convento e una piccola chiesa; essi avrebbero assicurato un'adeguata custodia e garantito la preghiera continua.

L'incarico fu affidato al più celebre architetto del tempo, proto (cioè consulente ufficiale) della Repubblica: Andrea Palladio. Presto iniziarono i lavori: il 3 maggio 1577 veniva posta la prima pietra e questa cerimonia sembrò propiziatrice in quanto si ebbe subito una diminuzione del contagio che portò poi, nel mese di luglio, a dichiarare la città libera dalla peste. La terza domenica di luglio avveniva quindi la prima processione solenne al tempio in costruzione. Palladio diresse personalmente i lavori fino alla sua morte, nel 1580; consclusa l'opera, essa verrà consacrata nel 1592.

I padri cappuccini avevano accettato volentieri la custodia del tempio, ma quando si resero conto della grandiosità che stava assumendo l'edificio in costruzione, furono presi da scrupoli perchè ritenevano che ciò contrastasse con le regole di umiltà e semplicità a cui si ispiravano. Posero quindi delle precise condizioni per preservare il loro voto di povertà: chiesero ed ottennero dal Senato un decreto che vietava le sepolture privilegiate all'interno della chiesa ed evitare così anche il ricavato delle Messe di suffragio.
Questo ha permesso la salvaguardia della chiesa stessa che è giunta fino a noi integra, priva di aggiunte successive, pura nelle forme come l'aveva progettata Palladio.

La festa del Redentore è ancora oggi uno degli avvenimenti più attesi dai veneziani. Per consentire il pellegrinaggio al tempio viene costruito, oggi come allora, un ponte votivo, che collega la chiesa alla fondamenta delle Zattere. Alla vigilia della terza domenica di luglio i veneziani trascorrono la serata sulle barche ornate da festoni e palloncini nel canale della Giudecca e nel bacino di San Marco. La festa culmina nello spettacolo pirotecnico che fa da cornice alla chiesa del Redentore tutta illuminata e parata a festa. Durante la giornata di domenica vengono celebrate le Messe di Ringraziamento alla presenza delle autorità cittadine e religiose.


sabato 17 luglio 2021

The great cardinal R.L.Burke weighs in!


"In comments to the (National Catholic) Register, Cardinal Raymond Burke, prefect emeritus of the Apostolic Signatura, noted what he sees as a number of flaws in Traditionis Custodes, saying he could not understand how the new Roman Missal is the 'unique expression of the lex orandi of the Roman Rite,' as the new motu proprio states. The Extraordinary Form of the Mass 'is a living form of the Roman Rite and has never ceased to be so,' Cardinal Burke noted.
"He also could not understand why the motu proprio takes effect immediately, as the decree 'contains many elements that require study regarding its application.' 

The American cardinal further noted that in his long experience he has not witnessed the 'gravely negative situation' Francis describes in his letter. 

"While some faithful may have 'erroneous ideas,' he said, he has found the faithful in question generally 'have a profound love for the Church and for their pastors in the Church' and 'in no way ascribe to a schismatic or sedevacantist ideology. In fact, they have often suffered greatly in order to remain in the communion of the Church under the Roman Pontiff,' he said. 

"Cardinal Burke added that if there are situations 'of an attitude or practice contrary to the sound doctrine and discipline of the Church, they should be addressed individually by the pastors of the Church, the Roman Pontiff and the Bishops in communion with him.'  

Cardinal Burke also questioned the motu proprio’s tone, observing that it is 'marked by a harshness' towards faithful who worship in the Extraordinary Form. 

“'I pray that the faithful will not give way to the discouragement which such harshness necessarily engenders but will, with the help of divine grace, persevere in their love of the Church and of her pastors,' he said."


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giovedì 15 luglio 2021

domenica 11 luglio 2021

Settima domenica dopo Pentecoste a Venezia


Santa Messa letta alle ore 11:00 presso la chiesa di San Simeon Piccolo a Venezia (fronte stazione ferroviaria).
Celebrante don Joseph Kramer FSSP.

(photo and video by Alessandro Franzoni)




VANGELO

In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Atténdite a falsis prophétis, qui véniunt ad vos in vestiméntis óvium, intrínsecus autem sunt lupi rapáces: a frúctibus eórum cognoscétis eos. Numquid cólligunt de spinis uvas, aut de tríbulis ficus? Sic omnis arbor bona fructus bonos facit: mala autem arbor malos fructus facit. Non potest arbor bona malos fructus fácere: neque arbor mala bonos fructus fácere. Omnis arbor, quæ non facit fructum bonum, excidétur et in ignem mittétur. Igitur ex frúctibus eórum cognoscétis eos. Non omnis, qui dicit mihi, Dómine, Dómine, intrábit in regnum cœlórum: sed qui facit voluntátem Patris mei, qui in cœlis est, ipse intrábit in regnum cœlórum.

(Vangelo secondo Matteo 7, 15 - 21)

Traduzione:

In quel tempo: Gesú disse ai suoi discepoli: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi sotto l’aspetto di pecore, ma che nell’intimo sono lupi rapaci: li riconoscerete dai loro frutti. Forse che alcuno raccoglie l’uva dalle spine o il fico dai rovi? Cosí ogni albero buono dà buoni frutti; mentre l’albero cattivo dà frutti cattivi. Non può l’albero buono produrre frutti cattivi, né l’albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che dà frutti cattivi sarà tagliato e gettato nel fuoco. Dunque, dai loro frutti li riconoscerete. Non chiunque mi dirà: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio, che è nei cieli, questi entrerà nel regno dei cieli.


Omelia:



martedì 6 luglio 2021

6 luglio: santa Maria Goretti


(foto dal web)




PREGHIERA A SANTA MARIA GORETTI

Salve, o soave ed amabile santa! Martire sulla terra ed Angelo in cielo! Dalla tua gloria volgi lo sguardo su questo popolo che ti ama, che ti venera, che ti glorifica, che ti esalta. Sulla tua fronte tu porti chiaro e fulgente il nome vittorioso di Cristo; sul tuo volto virgineo è la forza dell’amore, la costanza della fedeltà allo sposo divino; tu sei sposa di sangue, per ritrarre in te l’immagine di Lui. A te, potente presso l’agnello di Dio, affidiamo questi i nostri figli e figlie. Essi ammirano il tuo eroismo, ma anche vogliono essere tuoi imitatori nel fervore della fede e nella incorruttibile illibatezza dei costumi. A te i padri e le madri ricorrono, affinché tu li assista nella loro missione educativa. In te per le nostre mani trova rifugio la fanciullezza, e la gioventù tutta, affinché sia protetta da ogni contaminazione e possa incedere per il cammino della vita nella serenità e nella letizia dei puri di cuore. Così sia.

(Papa Pio XII)

domenica 4 luglio 2021

Sesta domenica dopo Pentecoste a Padova


Santa Messa cantata alle ore 11:00 presso la chiesa di San Canziano in centro a Padova, nelle vicinanze di piazza delle Erbe.
Celebrante mons S.Zorzi.
E' intervenuta la Schola Cantorum "Santa Cecilia" della Rettoria.

(photo and video by Alessandro Franzoni)






Introito (Dominus fortitudo):



Graduale (Convertere Dominum):



VANGELO

In illo témpore: Cum turba multa esset cum Iesu, nec habérent, quod manducárent, convocátis discípulis, ait illis: Miséreor super turbam: quia ecce iam tríduo sústinent me, nec habent quod mandúcent: et si dimísero eos ieiúnos in domum suam, defícient in via: quidam enim ex eis de longe venérunt. Et respondérunt ei discípuli sui: Unde illos quis póterit hic saturáre pánibus in solitúdine? Et interrogávit eos: Quot panes habétis? Qui dixérunt: Septem. Et præcépit turbæ discúmbere super terram. Et accípiens septem panes, grátias agens fregit, et dabat discípulis suis, ut appónerent, et apposuérunt turbæ. Et habébant piscículos paucos: et ipsos benedíxit, et iussit appóni. Et manducavérunt, et saturáti sunt, et sustulérunt quod superáverat de fragméntis, septem sportas. Erant autem qui manducáverant, quasi quátuor mília: et dimísit eos.

(Vangelo secondo Marco 8, 1- 9)

Traduzione:

In quel tempo: Radunatasi molta folla attorno a Gesú, e non avendo da mangiare, egli, chiamati i discepoli, disse loro: Ho compassione di costoro, perché già da tre giorni sono con me e non hanno da mangiare; e se li rimanderò alle loro case digiuni, cadranno lungo la via, perché alcuni di essi sono venuti da lontano. E gli risposero i suoi discepoli: Come potremo saziarli di pane in questo deserto? E chiese loro: Quanti pani avete? E risposero: Sette. E comandò alla folla di sedersi a terra. E presi i sette pani, rese grazie e li spezzò e li diede ai suoi discepoli per distribuirli, ed essi li distribuirono alla folla. Ed avevano alcuni pesciolini, e benedisse anche quelli e comandò di distribuirli. E mangiarono, e si saziarono, e con i resti riempirono sette ceste. Ora, quelli che avevano mangiato erano circa quattro mila: e li congedò.


Offertorio (Perfice gressus):



Dopo le Elevazioni (F.Couperin):