martedì 30 novembre 2021
30 novembre: sant'Andrea
domenica 28 novembre 2021
Prima domenica di Avvento a Padova
venerdì 26 novembre 2021
26 novembre: san Silvestro Guzzolini OSB
giovedì 25 novembre 2021
25 novembre: santa Caterina d'Alessandria
mercoledì 24 novembre 2021
24 novembre: san Giovanni della Croce
martedì 23 novembre 2021
23 novembre: san Clemente papa e martire
Clemente non interviene finché dura la persecuzione ordinata da Domiziano nell’Impero. Tornata la pace, al tempo di Nerva, eccolo inviare a Corinto una lettera scritta da lui ma presentata come voce della Chiesa di Roma, cosciente della sua autorità e responsabilità. Essa ricorda l’origine divina dell’autorità ecclesiastica e le norme per la successione apostolica; condanna l’espulsione dei presbiteri di Corinto e disegna un’immagine dell’intera comunità cristiana come modello di fraternità. Infine, sebbene Clemente scriva dopo la persecuzione, rammenta con serenità il dovere dell’obbedienza ai prìncipi nelle cose terrene.
La lettera, detta poi Prima Clementis, afferma dopo i testi degli Apostoli l’autorità dei vescovi sui fedeli e il primato della Chiesa di Roma sulle altre. Sarà infatti definita “Epifania (cioè manifestazione) del primato romano”. Un documento che si diffonde in tutta la cristianità antica, e che resta valido in ogni tempo. La voce di Clemente parla "con una gravità saggia, paterna, cosciente delle proprie responsabilità, ferma nelle esigenze e al tempo stesso indulgente nei suoi rimproveri" (G. Lebreton). Ancora 70 anni dopo, a Corinto, il documento viene letto pubblicamente nelle riunioni eucaristiche domenicali, insieme alle Scritture.
Poco si sa degli ultimi anni di Clemente. Secondo una tradizione del IV secolo, sarebbe stato affogato con un’ancora al collo in Crimea, suo luogo d’esilio, per ordine di Nerva. Ma gli Atti relativi sono giudicati leggendari. D’altra parte lo storico Eusebio di Cesarea e san Girolamo concordemente dicono che Clemente muore nel 101, e non parlano affatto di esilio e di martirio.
Nel IV secolo gli viene dedicata sul colle Celio a Roma una basilica, che sarà poi devastata da un incendio nel 1084. E sui suoi resti, dopo il 1100, sorgerà la basilica nuova a tre navate, ampiamente restaurata poi nel secolo XVIII. Sotto la sua abside gli scavi ottocenteschi hanno fatto scoprire parti della basilica originale, con dipinti murali anteriori al 1084.
lunedì 22 novembre 2021
22 novembre: santa Cecilia
domenica 21 novembre 2021
Ventiquattresima (ed ultima) domenica dopo Pentecoste a Padova
sabato 20 novembre 2021
20 novembre: san Felice di Valois
Incontratosi con San Giovanni de Matha (feste, 8 febbraio e 17 dicembre), fondò con lui e fondato con lui quello che poi sarebbe diventato l'Ordine Trinitario; è, assieme a lui, Patrono dei prigionieri e degli schiavi.
venerdì 19 novembre 2021
Un'altra finestra sul (buio?) Medioevo.. (n.28)
giovedì 18 novembre 2021
18 novembre: Dedicazione delle Basiliche dei SS Pietro e Paolo
mercoledì 17 novembre 2021
17 novembre: san Gregorio Taumaturgo
Paolo de Matteis (1662-1728), San Gregorio Taumaturgo, presso la cappella del Seminario di Lecce, in Puglia.
martedì 16 novembre 2021
16 novembre: santa Gertrude
Dotata di grande ingegno,
di forte volontà e di una penetrazione straordinaria, Gertrude fece
presto presagire grandi cose di sè; la lingua latina le divenne
familiare, la teologia mistica, i libri ispirati erano il suo
pascolo, sì che sovente i più abili dottori ebbero a stupire della
sua vasta erudizione.
Ma questa sua grande passione per gli studi
le impedì alquanto la vita di raccoglimento e di
preghiera.
Nell'Avvento dell'anno 1281 ebbe una violenta crisi
spirituale che determinò la sua conversione, come la chiamò ella
stessa. Gertrude si sentiva come isolata nel monastero, senza
un'anima cui poter confidare le sue tristezze, senza un appoggio che
la sostenesse; perciò si rivolse tutta verso Dio e si sentì
attirata da Lui.
Il 27 gennaio dell'anno seguente, la calma
ritornò in lei in seguito ad una visione. Le apparve Nostro Signore
e le disse: « Presto verrà la tua salvezza », e vidi, dice la
santa nelle sue Rivelazioni, quella mano divina prendere la mia in
segno di solenne ratifica di quella promessa. Poi Gesù aggiunse: «
Tu hai lambito la terra coi miei nemici e hai succhiato il miele
aderente alle spine; ritorna a me ed io ti farò buona accoglienza
inebriandoti al torrente delle mie gioie divine ».
In una vigilia
dell'Annunziata Santa Geltrude cantando in coro l'Ave Maria vide
scaturire improvvisamente dal Cuore del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo, come tre zampilli che penetrati nel Cuore di Maria
Santissima risalivano alla loro sorgente: ed udii una voce che le
disse: Dopo la Potenza del Padre, la Sapienza del Figlio, la
Tenerezza misericordiosa dello Spirito Santo, nulla è paragonabile
alla Potenza, Sapienza e Tenerezza misericordiosa di Maria. La
Santa conobbe pure che questa effusione del cuore della Trinità nel
cuor di Maria, si compie ogni volta che un'anima devotamente recita
l'Ave Maria; effusione che per il ministero della vergine si spande
come rugiada benefica sugli Angeli e Santi. Inoltre in ogni anima che
dice l'Ave Maria si accrescono i tesori spirituali di cui
l'Incarnazione del Figlio di Dio l'ha già arricchita.
E Gertrude
fu veramente inebriata al torrente delle gioie divine. Ella fu la
prima propagatrice della devozione al Sacro Cuore di Gesù. È vero
che Santa Margherita Alacoque ricevette da Gesù la missione di far
conoscere al mondo l'amore del suo Cuore nel 1674; ma Gertrude aveva
ricevuto da Gesù l'ordine di scrivere il libro che rivelava tutto il
suo Cuore quattro secoli prima. E il giorno in cui Gertrude finiva
quel libro, il Signore apparendole le disse: « Questo libro è mio e
lo tengo impresso in fondo al mio Cuore: ivi ciascuna lettera si è
imbevuta della mia divinità e chiunque, a mia gloria, lo leggerà
con umile divozione, ne ritrarrà frutto per la salute eterna
dell'anima sua ».
Nel giorno della festa di S. Martino, 11
novembre, Gesù in visione le disse: « Presto ti toglierò da questa
vita ». Il mercoledì di Pasqua dell'anno dopo si sentì chiamare: «
Vieni, mia eletta, ed io farò di te il mio trono »; era l'avviso di
prepararsi alla morte che avvenne dolcemente poco dopo.
La Santa
fu canonizzata nel 1667.