domenica 30 novembre 2025
Prima domenica di Avvento a Lviv (Ucraina)
mercoledì 26 novembre 2025
26 novembre: san Silvestro Guzzolini OSB
martedì 25 novembre 2025
25 novembre: santa Caterina d'Alessandria
lunedì 24 novembre 2025
24 novembre: san Giovanni della Croce
domenica 23 novembre 2025
Ventiquattresima (ed ultima) domenica dopo Pentecoste a Venezia
sabato 22 novembre 2025
22 novembre: santa Cecilia
venerdì 21 novembre 2025
21 novembre: Madonna della Salute (Venezia)
giovedì 20 novembre 2025
20 novembre: san Felice di Valois
Incontratosi con San Giovanni de Matha (feste, 8 febbraio e 17 dicembre), fondò con lui e fondato con lui quello che poi sarebbe diventato l'Ordine Trinitario; è, assieme a lui, Patrono dei prigionieri e degli schiavi.
mercoledì 19 novembre 2025
19 novembre: sant'Elisabetta d'Ungheria
martedì 18 novembre 2025
18 novembre: Dedicazione delle Basiliche dei SS Pietro e Paolo
lunedì 17 novembre 2025
17 novembre: san Gregorio Taumaturgo
Paolo de Matteis (1662-1728), San Gregorio Taumaturgo, presso la cappella del Seminario di Lecce, in Puglia.
domenica 16 novembre 2025
Ventitreesima domenica dopo Pentecoste a Venezia
sabato 15 novembre 2025
15 novembre: sant'Alberto Magno
venerdì 14 novembre 2025
14 novembre: san Giosafat
In illo témpore: Dixit Iesus pharisaeis: Ego sum pastor bonus. Bonus pastor ánimam suam dat pro óvibus suis. Mercennárius autem, et qui non est pastor, cuius non sunt oves própriæ, videt lupum veniéntem, et dimíttit oves et fugit: et lupus rapit et dispérgit oves; mercennárius autem fugit, quia mercennárius est et non pértinet ad eum de óvibus. Ego sum pastor bonus: et cognósco meas et cognóscunt me meæ. Sicut novit me Pater, et ego agnósco Patrem, et ánimam meam pono pro óvibus meis. Et alias oves hábeo, quæ non sunt ex hoc ovíli: et illas opórtet me addúcere, et vocem meam áudient, et fiet unum ovíle et unus pastor.
Vangelo di Giovanni 10, 11 - 16
Traduzione:
San Giosafat Kuncewycz, Vescovo e martire. Nasce a Wolodymyr in Volynia (Ucraina) nel 1580 e viene ricordato come il simbolo di una Russia ferita dalle lotte tra ortodossi e uniati. La diocesi di Polock si trovava in Rutenia, regione che dalla Russia era passata in parte sotto il dominio del Re di Polonia, Sigismondo III. La fede dei Polacchi era quella cattolica romana; in Rutenia invece, come nel resto della Russia, i fedeli aderivano alla Chiesa greco-ortodossa. Si tentò allora un'unione della Chiesa greca con quella latina. Si mantennero cioè i riti e i sacerdoti ortodossi, ma si ristabilì la comunione con Roma. Questa Chiesa, detta «uniate», incontrò l'approvazione del Re di Polonia e del Papa Clemente VIII. Gli ortodossi, però, accusavano di tradimento gli uniati, che non erano ben accetti nemmeno dai cattolici di rito latino. Giovanni Kuncevitz, che prese il nome di Giosafat, fu il grande difensore della Chiesa uniate. A vent'anni era entrato tra i monaci basiliani.
Monaco, priore, abate e finalmente arcivescovo di Polock, intraprese una riforma dei costumi monastici della regione rutena, migliorando così la Chiesa uniate. Ma a causa del suo operato nel 1623 un gruppo di ortodossi lo assalì e lo uccise a colpi di spada e di moschetto.












