Gioacchino Fortini, Martirio di san Mattia, 1696, Chiesa dei SS Michele e Gaetano, Firenze.
(photo by Wikipedia)
In illo témpore: Respóndens Iesus, dixit: Confíteor tibi, Pater, Dómine coeli et terræ, quia abscondísti hæc a sapiéntibus et prudentibus, et revelásti ea parvulis. Ita, Pater: quóniam sic fuit plácitum ante te. Omnia mihi trádita sunt a Patre meo. Et nemo novit Fílium nisi Pater: neque Patrem quis novit nisi Fílius, et cui volúerit Fílius reveláre. Veníte ad me, omnes, qui laborátis et oneráti estis, et ego refíciam vos. Tóllite iugum meum super vos, et díscite a me, quia mitis sum et húmilis corde: et inveniétis réquiem animábus vestris. Iugum enim meum suáve est et onus meum leve.
(Vangelo secondo Matteo 11, 25 - 30)
Traduzione:
In quel tempo, Gesù prese a dire: «Ti glorifico, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai saggi e agli scaltri, e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché questo è stato il beneplacito davanti a te. Ogni cosa mi è stata data dal Padre mio, e nessuno conosce il Figlio se non il Padre, come nessuno conosce il Padre se non il Figlio, e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi, e io vi darà riposo. Prendete su di voi il mio giogo, e imparate da me che sono mite ed umile di cuore; e troverete riposo per le vostre anime, perché il mio giogo è soave, e il mio peso è leggero».
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.