Presentazione al Tempio, dal portale della Sacrestia di san Simeone Profeta (Venezia).
(photo by Alessandro Franzoni)
Santa Messa cantata presso la chiesa di San Simon Piccolo (fronte stazione).
Celebrante don Konrad Zu Loewenstein FSSP.
Omelia:
Queste ultime Messe, dopo l'Epifania
prima del secondo ciclo dell'Anno liturgico, che va fino a Pasqua, le
sante Messe cominciano con le parole "Adoráte Deum, omnes
Angeli eius " e voglio cogliere l'occasione per parlare
dell'Adorazione. Uno scrittore francese ha detto una
volta: che si potrebbero risolvere tutti i problemi del mondo se
l'uomo facesse una cosa sola, e questa cosa è adorare Dio. Questo è
lo scopo della creazione dell'Uomo e degli Angeli. Questo scopo si raggiunge in parte già
sulla terra, ma nella sua pienezza nel cielo, l'Adorazione è l'onore
manifestato ad un Altro in virtù della Sua eccellenza superiore, per
mostrare la propria sottomissione a Lui. L'Adorazione è sia interna, cioè
mentale, sia esterna cioè corporale. L'Adorazione interna è più
importante di quella esterna, ma tutte e due sono dovute a Dio
dall'uomo perchè l'uomo è composto dalla mente e dal corpo, e deve
adorare Iddio pienamente, ossia con mente e anima altrettanto. Di
fatti l'atto esterno di adorazione è necessario per eccitare il
nostro affetto per sottomettersi a Dio, e l'adorazione interna, se è
autentica, ci preme a manifestarla in gesti esterni. L'obbligo di adorare Dio è la
conseguenza della Sua eccellenza superiore, anzi, in infinita che
esige la nostra pienissima sottomissione. Questo obbligo viene stesso
dal primo Comandamento: "Io sono il Signore Dio tuo, non avrai
altro Dio avanti a me", perchè questo Comandamento ci ordina di
adorare Lui solo come nostro supremo Signore, viene espresso
ugualmente nel Deuteronomio con le parole citate dal nostro Signore
Gesù Cristo + a Satana: "adora il Signore Dio tuo, e a Lui solo
rendi culto" (cfr. Tentazioni di Gesù + nel deserto, riportate
nei vangeli di: Matteo 4,1-11, Marco 1,12-13 e Luca 4,1-13). L'Adorazione si rende a Dio in tutti
gli atti del culto divino, e in un senso particolare nel culto del
Santissimo Sacramento e che, per ricordare, non è ne segno, ne
figura, ne virtù (come hanno preteso gli eretici), non è pane che
contiene Dio, come tutte le cose contengono Dio, non è pane
benedetto, non è pane sacro, non è neanche la divinità sotto le
apparenze di pane, ma Gesù Cristo + sotto l'apparenza di pane nella
Sua divinità e la sua umanità diventato Sangue ed Anima, per questo
il Santissimo Sacramento esige il culto particolare dell'adorazione. Per ricordare quando il Santissimo
Sacramento è esposto, si fa una doppia genuflessione e un inchino di
testa profondo entrando in chiesa, passando davanti al Sacramento e
lasciando la chiesa; quando il Sacramento è nel Tabernacolo si fa
una genuflessione semplice entrando, passando e uscendo, si prende
l'acqua benedetta si fa un segno di Croce + venendo e partendo, e non
si parla, se si deve comunicare qualche cosa ad altrui nella chiesa,
si fa a voce bassa. In questo riguardo, carissimi fedeli,
non possiamo non accennare alla mancanza di adorazione da parte dei
fedeli moderni, purtroppo anche membri del clero, intermediari che
siamo fra Dio e l'uomo, entrando in chiesa passando davanti al
Santissimo senza il minimo segno di rispetto, parlando a voce alta
come se fossero in un luogo di incontro pubblico, o in un museo,
anche al telefonino e, carissimi amici, ricevendo la santissima
Eucarestia dopo esser mancati alla santa Messa domenicale, o alla
santa purezza con altrui o da soli.... La Santa Eucarestia è, come scrive
Romano Amerio: il fastigio del sacro, il mezzo per cui tutte le anime
vengono condotte indietro all'Uno Dio, che è la loro origine, non
c'è niente che è più grande, più glorioso, ne più prezioso sulla
terra, se abbiamo trascurato la Santissima Eucarestia, abbiamo
trascurato tutto! L'atto principale dell'Adorazione è il
Sacrificio nel quale la sottomissione dell'uomo a Dio viene espressa,
nel senso stretto, nella distruzione di una cosa sensibile che
rappresenta l'uomo stesso, così l'uomo riconosce la perfezione
infinita e la maestà dell'Essere Divino, il Suo sovrano dominio
sopra l'uomo, che è venuto all'esistenza che esiste e che è stato
salvato per mezzo Suo. La distruzione della cosa sensibile
rappresenta l'offerta definitiva a Dio della vita e di tutto l'essere
dell'uomo il suo corpo, la sua anima, la sua intelligenza e la sua
volontà e tutto ciò che è. Il Sacrificio perfetto, l'atto di
Adorazione perfetto è quello del Calvario, perchè è il Sacrificio
di Dio a Dio, il puro e il perfetto Sacrificio, il Sacrificio per
eccellenza. Questo Sacrificio viene perpetuato nel santo Sacrificio
della Messa che è lo stesso Sacrificio. A questo Sacrificio l'uomo
partecipa: il celebrante in modo sacramentale e spirituale, il fedele
in modo spirituale. La partecipazione spirituale a questo Sacrificio
consiste nel sacrificare se stessi in unione col santo Sacrificio del
Calvario. Quanto sublime è la nostra vocazione cattolica, non è per
niente che siamo obbligati ad assistere alla Santa Messa ogni
settimana! Adoriamo dunque Dio durante la Santa
Messa, e ogni giorno col sacrificio di noi stessi e di tutta la
nostra vita, tutta la nostra persona, le gioie e le pene, affinchè
un giorno possiamo adorarLo pienamente in Cielo con gli Angeli,
secondo lo scopo unico della nostra creazione.
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