La cappella fu posta nel XVII secolo sotto la protezione della famiglia Monatana. Non sopravvive l'originaria decorazione seicentesca, opera, secondo le linee dell'epoca, di Salini, Baglione, Luini e Speranza. Sotto l'altare è conservata la graticola sulla quale, secondo la Tradizione, san Lorenzo subì il martirio. Nell'Ottocento la cappella fu concessa alla famiglia Lovatti.
ALTARE: Sigismondo Rosa, Santa Lucina presenta la pianta della chiesa a san Lorenzo (1716)
VANGELO
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Amen, amen, dico vobis, nisi granum fruménti cadens in terram, mórtuum fúerit, ipsum solum manet: si autem mórtuum fúerit, multum fructum affert. Qui amat ánimam suam, perdet eam: et qui odit ánimam suam in hoc mundo, in vitam ætérnam custódit eam. Si quis mihi mínistrat, me sequátur: et ubi sum ego, illic et miníster meus erit. Si quis mihi ministráverit, honorificábit eum Pater meus.
Vangelo di Giovanni 12, 24 - 26
Traduzione:
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità vi dico: se il chicco di frumento gettato in terra non muore, rimane infecondo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo, la salverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire mi segua; e dove sono io, ci sarà pure il mio servo. Se uno mi serve l'onorerà il Padre mio».
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