(photo by Alessandro Franzoni)
In breve
Ireneo, discepolo di san Policarpo e,
attraverso di lui, dell'apostolo san Giovanni, è una figura di
primaria importanza nella storia della Chiesa. Originario dell'Asia,
nato con molta probabilità a Smirne, approdò in Gallia e nel 177
succedette nella sede episcopale di Lione al novantenne vescovo san
Potino, morto in seguito alle percosse ricevute durante la
persecuzione contro i cristiani. Pochi giorni prima delle sommosse
anticristiane, Ireneo era stato inviato a Roma dal suo vescovo per
chiarire alcune questioni dottrinali. Tornato a Lione, appena sedata
la bufera, fu chiamato a succedere al vescovo martire, in una Chiesa
decimata dei suoi preti e di gran parte dei suoi fedeli. Si trovò a
governare come unico vescovo la Chiesa dell'intera Gallia. Lui,
greco, imparò le lingue dei barbari per evangelizzare le popolazioni
celtiche e germaniche. E dove non arrivò la sua voce giunse la
parola scritta. Nei suoi cinque libri Adversus Haereses traspare non
solo il grande apologista, ma anche il buon pastore preoccupato di
qualche pecorella allo sbando che cerca di condurre all'ovile.
In
data 21 gennaio 2022 Papa Francesco lo ha dichiarato Dottore della
Chiesa, con il titolo di Doctor unitatis". Ireneo è così il
primo martire nella storia della Chiesa a ricevere il titolo di
Dottore.
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