In breve
San Martino di Braga
(510/515/520 circa - 579/580 circa). Nonostante la sua importanza storica e
il suo culto, si sa poco di lui; originario della Pannonia, durante
un pellegrinaggio in Palestina si fece monaco.
Raggiunto da alcuni pellegrini
spagnoli, questi gli raccontarono la triste sorte della Penisola
Iberica, allora divisa in più regni e soprattutto preda ancora del
paganesimo e dell'eresia ariana; con loro partì alla volta della
Spagna e poi del Portogallo, ove fondò numerosi monasteri e diede ad
essi delle Regole monastiche.
Grazie ai suoi insegnamenti e
soprattutto al suo esempio, i popoli iberici lasciarono il paganesimo
nel quale erano ripiombati e l'eresia ariana e aderirono alla fede
cattolica ortodossa; al culmine della sua predicazione venne nominato
Vescovo di Braga, e passò i restanti anni della sua vita a curare il
gregge che gli era stato affidato e a dirigere i monasteri che aveva
fondato.
Uomo colto quanto pio, versato nelle
lettere e nelle lingue (conosceva il greco, dote rara tra gli autori
latini del tempo), fu autore e traduttore prolifico; autore di opere
letterarie, filosofiche, teologiche e ascetiche, fu altresì autore
di opere giuridiche e canoniche, essendo versato nel diritto tanto
civile quanto canonico.
Tradusse una raccolta di canoni
orientali e le sue opere canonistiche furono una fonte molto
importante per il diritto canonico medievale.
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