giovedì 19 maggio 2022

19 maggio: san Celestino V


Giulio Cesare Bedeschi, Celestino V, Museo Nazionale d'Abruzzo, L'Aquila.

(photo by Wikipedia)




In breve

San Celestino V, nato in un'umile famiglia contadina dell'Italia meridionale (in Molise, negli Abruzzi o in Campania, a seconda delle diverse biografie), entrò molto giovane in un monastero benedettino e si recò poi a Roma a studiare da sacerdote, quando decise di ritirarsi in ascesi e in eremitaggio sul Monte Morrone, vicino Sulmona, e, poi, sui monti della Maiella.
Nonostante il desiderio di solitudine, raccolse attorno a sè numerosi seguaci, che pensò di riunire in un nuovo ordine religioso che seguisse la regola benedettina, e per cui richiese l'approvazione al Papa Beato Gregorio X, che, in segno di gratitudine e benevolenza, fece celebrare a lui la Messa davanti a tutti i Padri riuniti nel Concilio di Lione II (1274).
Ritiratosi in seguito e a lungo ad una solitudine ancora più radicale, venne inaspettatamente eletto Papa nel Conclave del 1293, che si tenne nella Città di Perugia; dopo aver accettato con estrema riluttanza e dopo essere stato consacrato nella Città di L'Aquila, uno dei suoi primi atti di governo fu l'emissione della Bolla del Perdono e l'istituzione della Perdonanza, anticipazione del Giubileo che si celebra a L'Aquila ancora oggi ogni anno (festa, 29 agosto).
Oberato dalle incombenze e ritenendosi del tutto incapace e inadeguato, decise di abdicare dopo alcuni mesi e di ritirarsi nuovamente a vita ascetica, morendo due anni dopo (secondo la tradizione, dopo aver celebrato un'ultima volta la Santa Messa).
Molto venerato dal popolo, fu canonizzato da Papa Clemente V nel 1313 e le sue spoglie vennero in seguito solennemente traslate nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L'Aquila, dove era stato consacrato Papa e dove aveva ordinato che venisse celebrata la Perdonanza.

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