giovedì 5 agosto 2021

5 agosto: sant'Emidio (Ascoli Piceno)


Martirio del Santo, dal Tempietto di Sant'Emidio "Rosso" ad Ascoli Piceno.

(photo by Alessandro Franzoni)




In breve

Emidio nacque a Treviri nel 273 da una nobile famiglia pagana. Si convertì al Cristianesimo intorno al 290, diventò catecumeno, fu battezzato e si dedicò allo studio dei Libri Sacri. Entrato in conflitto con la famiglia che voleva ricondurlo al paganesimo, partì per l’Italia e a Milano fu consacrato intorno al 296 sacerdote. In seguito alla persecuzione di Diocleziano dovette fuggire a Roma dove trovò rifugio presso un certo Graziano. Qui gli vennero attribuite molte guarigioni miracolose (tra cui la figlia paralitica dello stesso Graziano). Papa Marcellino ordinò Emidio vescovo di Ascoli e gli affidò la missione di divulgare in questo centro il cristianesimo. Giunse ad Ascoli intorno al 300. Qui era prefetto Polimio, autore di crudeli repressioni contro i cristiani, che intimò il giovane vescovo a desistere dal suo intento. Ma Emidio irremovibile nella sua fede si prodigò instancabilmente nell’evangelizzazione e nella guarigione dei malati. Polimio a questo punto credette di trovarsi di fronte alla reincarnazione del dio Esculapio, e gli chiese di offrire sacrifici agli dei, promettendogli in matrimonio sua figlia, Polisia.
Il Santo perseguì nella sua strada e convertì la stessa Polisia alla fede cristiana. Ed è così che Polimio ordinò l’arresto di Emidio e lo condannò alla pena capitale. Il vescovo fu decapitato intorno al 303 o 309, mentre Polisia fuggì sul monte Ascensione e scomparve in un crepaccio.
La tradizione popolare e cattolica attribuisce a Sant’Emidio, oltre alla capacità di guarigione, una serie di miracoli, di cui sicuramente il più famoso è il miracolo del terremoto di cui esistono diverse versioni, di cui ne riportiamo qualcuna.
Nella città di Treviri, Emidio fu condotto con la forza, dalla sua famiglia, all’interno di un tempio pagano per rinnegare la sua fede cristiana, ma un improvviso terremoto distrusse l’edificio; secondo un’altra versione questo fatalità avvenne ad Ascoli, quando Polimio volle costringere Emidio a sacrificare agli dei; una terza tesi invece sostiene che Emidio arrivato ad Ascoli, toccasse le mura della città e subito tutti e soli i templi pagani crollassero in conseguenza di un violentissimo terremoto; ultima ipotesi è quella datata 1703 quando un violento terremoto sconvolse le Marche, ma non colpì la città di Ascoli protetta dal suo patrono. In seguito a questo avvenimento la città di Ascoli eresse nel 1717 una chiesa dedicata al Santo e al cui interno trovasi la grotta dove Emidio morì e dove, secondo una leggenda, il sepolcro fu trovato ricoperto da un manto di basilico profumato.


Dalla chiesa di Sant'Emidio alle Grotte (Ascoli Piceno):

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