Affresco di F.Francia dall'Oratorio di Santa Cecilia, Bologna.
(foto da Wikipedia)
In breve:
Nato nel 177 a Roma, Valeriano era un nobile patrizio cui venne data in sposa santa Cecilia. Cecilia era però votata al Signore e nella prima notte di nozze chiese allo sposo di non essere toccata, perché protetta da un angelo del Signore. Se avesse rispettato questo, lui stesso sarebbe stato amato da Dio. Valeriano chiese alla moglie una prova di quello che diceva, così poté vedere accanto a Cecilia un angelo con due corone: una di rose per lei e una di gigli per lui. Valeriano fu battezzato da papa Urbano e convertì alla fede anche suo fratello Tiburzio. Insieme a Cecilia e Tiburzio fu sorpreso mentre dava sepoltura ai cristiani. Fu arrestato e frustato e quindi condannato alla morte per decapitazione. Riportato in carcere, riuscì a convertire anche Massimo, il funzionario addetto alla loro sorveglianza. Valeriano, Tiburzio e Massimo furono martirizzati insieme, il 14 aprile 229, e fu la stessa santa Cecilia a dar loro segreta sepoltura prima di venire martirizzata a sua volta. La loro tomba sulla via Appia fu molto popolare nel Medioevo. E' raffigurato con l'angelo e gli strumenti del suo martirio ed è invocato contro le tempeste.
Dal Martirologio:
Sancti Valeriani Episcopi, qui, cum
esset annorum plus octoginta, in persecutione Wandalica, sub Rege
Ariano Genserico, conventus ab eo ut traderet Ecclesiae utensilia,
idque constanter renuisset, extra civitatem singularis jussus est
pelli; cumque praeceptum esset ut nullus eum neque in domo neque in
agro dimitteret habitare, multo tempore in strata publica nudo sub
aëre jacuit, et, in confessione et defensione catholicae veritatis,
cursum beatae vitae complevit.
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