(photo by Roberto de Albentiis)
IN BREVE
Figura misteriosa della storia di Perugia, legato al "Santo Misterioso" San Bevignate, Raniero Fasani fu un padre di famiglia che, abbracciata la vita religiosa, nell'ambito delle pestilenze e dell'attesa del giudizio finale del periodo, diede vita al fenomeno dei Flagellanti.
Di lui sono rimaste delle raffigurazioni nella Chiesa di San Bevignate e la denominazione di una via moderna che conduce alla Stazione di Fontivegge; in tempi di epidemia e calamità la sua figura torna attuale.
"Siamo a Perugia, nel 1258-1260 circa, e secondo la “Lezenda de Fra Raniero Faxano” - nata in ambito bolognese e di autore anonimo - Bevignate disse a Raniero Fasani : “Ego sum frater Benvignay. Non me cognosci? Steti enim tecum decem annis”, e, sempre secondo la leggenda, lo convinse a diffondere pubblicamente la pratica della flagellazione, che il Fasani già esercitava in solitudine.
Raniero Fasani, secondo i recenti studi di Mirko Santanicchia, è collocato dalle fonti a Perugia nel XIII secolo (tra 1237 e 1290): laico, sposato e con figlie, condusse vita ritirata e fu fondatore e iniziatore del movimento dei Disciplinati sulla scorta delle indicazioni di San Bevignate, che lo esortò inoltre a comunicare questo messaggio al vescovo di Perugia.
Il Fasani si operò per rendere questo esercizio uno strumento di espiazione pubblica: un’autoflagellazione collettiva dunque, tramite la quale sarebbe stato possibile chiedere al cielo la pace, invocare la cessazione di mali, epidemie e conflitti e ottenere salvezza.
Di questa particolare pratica religiosa abbiamo notizie anche dal mondo antico, ma in forme e per scopi diversi: è solo e proprio a partire dal 1260 che possiamo ravvisare la nascita di quello che può considerarsi a tutti gli effetti un ordine o movimento, quello appunto dei Flagellanti o Disciplinati.
A partire da Perugia si ebbe una rapida diffusione del movimento in altre regioni italiane, con la costituzione di diverse compagnie.
I Flagellanti, il cui ordine fu represso duramente dalla Chiesa e dai governi in varie circostanze proprio per la natura cruenta e teatrale delle processioni, si arrestarono e tentarono di rinvigorirsi a più riprese, nonostante la pratica fosse stata bollata come eretica.
Attualmente questa pratica, mutata nel tempo e nella forma, resiste ancora in alcune zone dell’Italia meridionale, della Spagna e delle Filippine."
(dalla pagina "Bio Art Cafè - Palazzo della Penna")
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