sabato 5 settembre 2020

IV Pellegrinaggio "Alle sorgenti della nostra Fede di Tradizione Marciana" ad Aquileia (Udine)


Si ringrazia l'Associazione di fedeli "Compagnia di Sant'Antonio" per l'organizzazione e la riuscita di questo pellegrinaggio!

(photo and video by Alessandro Franzoni)






L'omelia alla Santa Messa:



Cronaca del Pellegrinaggio:

Sabato 5 settembre 2020 si è svolto il quarto “Pellegrinaggio della Tradizione Cattolica” in Aquileia, promosso dalla Compagnia di Sant’Antonio con la collaborazione della Società Internazionale Tommaso d’Aquino sez. FVG, del Circolo Culturale Cornelio Fabro di Udine e la partecipazione di diverse realtà cattoliche regionali, tra le quali il Gruppo V.O. Mariano del Friuli, il Coetus Fidelium Carnorum Regionis <<Sanctus Hilarius Martyr>>, del Circolo Culturale P. Guido Mattiussi S.J. di Trieste, e di Una Voce sez. di Pordenone.
Nonostante le limitazioni imposte dalla contingente situazione sanitaria, il pellegrinaggio si è svolto regolarmente anche se con qualche piccola variante di programma che, tuttavia, non ne ha intaccato lo spirito penitenziale, di sincera devozione alla Vergine Santissima, ai Santi Martiri aquileliesi, e di rinnovato impegno alla conversione personale. Siamo ritornati pertanto, anche quest’anno, alle sorgenti della nostra Fede di tradizione marciana.
Don Michele Tomasin ha guidato la processione che, partita dalla chiesetta dedicata a Sant’Antonio Abate in Belvedere di Aquileia, percorrendo l’antica via Julia Augusta, con in mano il santo rosario e intonando i canti religiosi della tradizione, si è conclusa alla chiesa del quartiere di Monastero in Aquileia, antica sede di un monastero benedettino femminile di Santa Maria.
Qui, alle ore 11, il reverendo don Alberto Zanier ha celebrato la Santa Messa votiva del Sacro Cuore Immacolato di Maria, letta e “alla francese” (con semplice accompagnamento d’organo) durante la quale, in una vibrante omelia, ha illustrato il tema del pellegrinaggio come un tornare alle fonti della fede attraverso il culto dei martiri locali, per collaborare alla edificazione della Chiesa nel contesto di una eclissi della retta dottrina, in vista di una rinnovata società cristiana e perciò autenticamente umana. Al termine i fedeli, guidati nuovamente da don Michele, hanno percorso tutta la Via Sacra intonando i salmi graduali, per arrivare in piazza del Capitolo di fronte alla Basilica intitolata a Santa Maria Assunta, chiesa madre per tanti popoli delle terre circostanti. Qui, all’aperto, si è svolta la suggestiva cerimonia di rinnovo delle promesse battesimali, con la recita del Simbolo aquileiese, risalente ai primi secoli del cristianesimo, seguita dalla aspersione dei pellegrini e del popolo presente con l’acqua benedetta. Ha fatto seguito l’ingresso in Basilica dove è stato possibile venerare le reliquie dei Santi Protomartiri aquileiesi, Ermagora e Fortunato, disposte sull’altare principale.
Nel pomeriggio il pellegrinaggio è proseguito con il consueto momento di formazione cattolica realizzando ancora il trilemma: azione penitenziale, atto di culto e attività di conoscenza della Fede che l’amico professor Giovanni Turco ha, dal suo inizio, indicato come carattere essenziale di questo pellegrinaggio della tradizione.
Il teologo don Samuele Cecotti, della Diocesi di Trieste, ha parlato della vita del cristiano come militia, combattimento spirituale interiore ma sempre in stretto rapporto con la vita attiva come sapientemente insegnava Dom Chautard con i suoi scritti.
Il professore e storico Giordano Brunettin ha illustrato la figura del Beato Padre Marco d’Aviano, ricordato oggi soltanto per la vittoria sulle armate turche a Vienna nel 1683, Il povero cappuccino fu il “feldmaresciallo” dell’unico Re e Signore, che convinse diplomatici, fece ubbidire i potenti della terra, sconfisse armate e liberò interi regni non con la forza, l’astuzia, il prestigio e la gloria personali, ma soltanto con preghiera, umiltà, sacrificio e soprattutto con le ragioni di Dio, per il Quale egli combatteva la battaglia per la salvezza delle anime contro le insidie dell’immondo Principe del Mondo.
L’attuale momento storico non ha eccessivamente condizionato questo nostro incontro di Fede al quale sono tornati anche amici tedeschi dalla Baviera, dall’Austria e dalla Slovenia.
La Compagnia di Sant’Antonio ringrazia l’Arcidiocesi di Gorizia, la Parrocchia di Aquileia e la Società Cooperativa che gestisce la Basilica per aver ospitato il pellegrinaggio e, in modo particolare, i sacerdoti, i conferenzieri e quanti hanno voluto prestare il loro generoso aiuto alla celebrazione dei riti religiosi.










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