(foto dal web)
In breve
Di questo beato francescano si hanno
brevi notizie e da antichi e moderni agiografi è spesso confuso con
il marchigiano Rizziero o Ruggero di Muccia. Ruggero nacque a Todi
(Perugia) e fu tra i primi seguaci di san Francesco d'Assisi. Egli
stesso afferma di essere entrato nell'Ordine dietro divina
rivelazione, e di essersi sentito da quel giorno così cambiato e
rinnovato da sembrare quasi un altro uomo.
In seguito lo stesso san Francesco
dichiarava: «E' buon frate minore colui che ha la carità e la vita
di fr. Ruggero, perché tutta la sua vita e conversazione riluce ed
arde nel fervore della carità». Viene anche elogiato per la stretta
osservanza della povertà francescana.
Il 16 febbraio 1236 nel monastero delle
Clarisse di Borgo S. Pietro (Rieti) moriva santamente la fondatrice,
la b. Filippa Mareri, assistita dal Ruggero, probabile direttore
spirituale della comunità fin dalla fondazione (1228), il quale, nel
giorno seguente tenne di Filippa pubblico elogio funebre.
Tornato poi a Todi, vi morì qualche
anno dopo, operando molti miracoli.
Gregorio IX, informato della di lui
santità, concesse volentieri alla città di Todi di potergli
celebrare la festa liturgica; festa poi estesa a tutto l'Ordine
Francescano da Benedetto XIV il 24 aprile 1751.
I resti sono conservati nella chiesa
del convento francescano di Montesanto a Todi.
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